lunedì 8 luglio 2013

Vacanza snack 3

Martedì mattina ci svegliamo con un bel cielo azzurro - roba da non credere - e pensiamo che sia proprio la condizione migliore per visitare Bruges, ma ben presto il vento torna a giocare con le nuvole : vanno, vengono, si compattano e si disperdono. Del resto Jacques Brel ci aveva avvertito nel raccontarci  il suo Plat Pays ....avec des cathédrales pour uniques montagnes , con le cattedrali come uniche montagne, con des noir clochers comme mats de cocagne, con i neri campanili come alberi della cuccagna, e su tutto le vent de l'est, le vent d'ouest e le vent du nord a richiamare le nuvole in un ciel si bas qu'un canal s'est perdu,  un cielo così basso che un canale si è perduto !!
 
Se le cose stanno così e non c'è rimedio, inutile prendersela, intanto non piove e questo è già un piccolo traguardo.
 
 
 
 
 
Come Gand, anche Bruges è una città sull'acqua, ma ci sembra più grande, più popolata e particolarmente affollata di turisti; in effetti è il capoluogo e la maggiore città delle Fiandre occidentali.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Nel 2000 il centro storico medievale è stato proclamato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
Già nel XII secolo la città prosperava grazie al mercato della lana e dell'industria tessile. Inoltre grazie a un circuito di fiere di stoffe e vestiario, gli imprenditori di Bruges realizzarono delle vere e proprie colonie nei distretti lanieri dell'Inghilterra e della Scozia così che la città divenne un crocevia commerciale per altri tipi di prodotti, come il grano della Normandia e i vini della Guascogna. I contatti con il Mediterraneo favorirono il commercio delle spezie dal levante. Insomma , nelle banche di Bruges affluivano grandi quantitativi di denaro, tanto che nel 1309 fu istituita nella città quella che viene considerata come la prima borsa valori del mondo.
 
 



 
 







 
Le facciate delle case, apparentemente uguali, si differenziano nei colori e nei dettagli e non sembrano disdegnare la presenza dei numerosi esercizi commerciali di marchi ultramoderni che si affacciano sulle vie.
Una gita in carrozzella ci porta invece nella parte più nascosta della città per scoprire angoli suggestivi meno frequentati dai turisti.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Né si può rinunciare al tour della città in barca, visto che il tempo tutto sommato è stato clemente.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Finalmente anch'io sono riuscita a scovare una piccola memory card di riserva e a portare a casa qualche scatto da Bruges.
 
Visto che il tempo regge, lasciata Bruges, decidiamo di  andare a vedere il Mare del Nord a Ostenda, dove dovrebbe esserci, secondo quanto scrive la guida turistica, un lungo e fantastico lungomare.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Il cartello dice "Divieto di balneazione", il mare è grigio come il piombo e la spiaggia è deserta..... che dire ?? sarà che avevamo in mente un'idea diversa di mare.....
Domani sera si torna a casa, ma ci resta ancora un po' di tempo per guardarci intorno. Vedremo se sarà il caso di raccontarlo.

2 commenti: