giovedì 1 novembre 2012

Il matrimonio che vorrei






Da Paola, che continua ad andare al cinema anche per noi:

              

Il MATRIMONIO CHE VORREI

RECENSIONE

Quando sulle locandine appare il nome di Meryl Streep…è una garanzia! E poi, per noi, tornare al vecchio cinema Tiffany (che vecchio non sarebbe , ma è fuori dei Multiplex) è motivo di allegria.

Se poi il nome della Streep è accompagnato dal vecchio e ruggente leone Tommy Lee Jones e dall’ottimo regista David Frankel, ( lo ricordiamo in Il diavolo veste Prada?), cosa si chiede di più?                                   
               

Ecco, dunque,  un altro film  basato tutto sulla interpretazione dei tre protagonisti, chiusi  in interni, case o studi o tavole calde…ma tre protagonisti di un calibro eccezionale. E se per Meryl Streep si tratta di una ulteriore conferma, con  Tommy Lee Jones e Steve Carrel abbiamo una piacevolissima sorpresa.

E soprattutto il primo  appare in simbiosi con la Streep, perfetto nel dare e ricevere le battute, anche solo con l’espressione rocciosa e recalcitrante.

David Frankel dirige e sostiene  tutti e tre con mano abile e delicata insieme: anche le scene più imbarazzanti si risolvono in modo ironico e sorridente…mai sarcastico o volgare. E si nota l’ottimo lavoro  della sceneggiatrice Vanessa Taylor.

Non è un film per ragazzini, direi che è, in modo particolare, un film vicino alla donne per il modo in cui alcune parti del dialogo sono  vicine alla nostra sensibilità.

Infatti tra le amiche sentivo dire ogni tanto:” Si si è proprio così…mi ricorda tanto…che so Giovanni, Lucio ecc…”

La storia è quella di una rapporto, che nato nell’amore, si trasforma lentamente in abitudine e solitudine…marito e moglie, dopo 31anni di matrimonio, superfelice all’apparenza, si scoprono lontani e, soprattutto lui, Arnold , avaro sia di gesti affettuosi verso la moglie, che di denaro.


La mite Kay ( una Meryl Streep strepitosa, mai una gesto, un’espressione fuori tono) invece vuole cambiare la situazione e riesce a portare il suo imbronciato e seccato marito (Tommy Lee Jones: a sua volta straordinario) in un piccolo paese del Maine, Great Hope Springs, dove opera un terapeuta di coppia, il dr. Bernie Fields (Steve Carrel). E qui si innesca una serie di dialoghi a tre in cui Kay appare determinata e sincera anche nel parlare dei rapporti più intimi, mentre Arnold cerca di trovare tutte le scappatoie per non affrontare il problema.

E’ un susseguirsi di piccole scene, in cui Kay e Arnold sono costretti dal terapeuta a rivelarsi, a scontrarsi  e ad accettare soluzioni ….quantomeno inattese.

Niente più da dire a proposito della trama…sempre nell’intento di non togliere il gusto della sorpresa a chi ha il  desiderio di andare al cinema.

Alcune sottolineature: in primo luogo il titolo “Il matrimonio che vorrei”….orrida traduzione di” Hope Springs “, molto più nostalgico e logico, ma come vengono trasformati i titoli inglesi è ormai un mistero.

Steve Carrel ,l’impenetrabile e spesso inespressivo terapeuta, dà una prova di sé convincente uscendo dal personaggio comico che abbiamo visto  per esempio in “40 anni vergine” o” Crazy, stupid.”

I due protagonisti sono bravi: da Oscar…il che vorrebbe dire l’ennesimo per la Streep mentre per Jones varrebbe come riconoscimento di un lavoro serio e coraggioso per cambiare.

La colonna sonora di Theodore Shapiro  accompagna e sottolinea  il film  con il giusto tono tra il sorriso e la dolcezza nostalgica.

                                                                                                          PAOLA



2 commenti:

  1. Non sono un'esperta di cinema ...nè di bravura di attori e attrice ..anche perchè 'il doppiaggio' fa ...cavolo se FA !!!!
    Vado a ...pelle e la Streep mi piace tanto ...è così espressiva, ogni nuovo ruolo non fa ricordare nè rimpiangere il precedente ..e con lei ne ho visti diversi di films..
    Mi dispiace che Dindi dissenta .. Abbiamo spesso battibeccato sulla grande Meryl ...
    D'altra parte il mondo è bello perchè è vario !

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  2. Non dico che non sia brava...certamente lo è! Ma che ci posso fare? La trovo brutta e non mi è simpatica.....chiedo venia, ma non posso fingere!
    Lui, invece, mi piace da matti!

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