domenica 7 ottobre 2012

Dal mio giardino

A me piace prendermi cura del giardino soprattutto quando il clima è mite e il terreno, reso morbido dall'umidità della notte, si lascia manipolare senza opporre troppa resistenza. Settembre e ottobre sono i mesi ideali.



 Purtroppo quest'anno non è andata così...l'ingessatura del braccio destro mi ha privato di questo piacevole passatempo. Avevo già in mente dove sistemare nuovi cespugli di rose rugose lungo il muro di cinta e non vedevo l'ora che finisse il grande caldo per mettermi al lavoro.
Pazienza !! Inutile piangere sul latte versato... e nemmeno sul braccio ingessato... ah ah ah.
In giardino ottobre è un mese di transizione : continuano a fiorire, ma con meno vigore, i fiori tipici dell'estate, come le begonie





o le guinea




Anche gli anemoni giapponesi che avevano colorato il giardino a settembre stanno piano piano sfiorendo e al minimo tocco spargono i loro petali sul prato






Più gagliarde invece appaiono queste margherite; del resto, visto che sono imparentate con i crisantemi, godono della massima visibilità proprio in questo periodo dell'anno.





La prossima settimana si terrà a Bergamo la consueta fiera d'autunno di prodotti tipici provenienti da tutti i paesi d'Europa. Sul Sentierone, la passeggiata della città, ci saranno tante bancarelle piene di salumi,formaggi, prodotti artigianali di ogni tipo; una vera festa per gli occhi e per la gola. Ma non mancheranno nemmeno gli espositori  dall'Olanda con i loro bulbi di ogni forma e dimensione e centinaia di ciclamini bianchi, rosa, rossi, di tante sfumature diverse. In genere approfitto di questa occasione per acquistarne qualche vasetto perchè possono stare sia all'esterno che all'interno della casa.

lo scorso anno





Mi piace molto anche l'erica,che nel giardino fiorirà più tardi , quando le temperature saranno decisamente più basse, mentre alla mostra, forse con una fioritura un po' forzata, si presenterà come al solito in grande spolvero.
Lo scorso anno ne ho acquistato alcuni esemplari piuttosto appariscenti e d'effetto per riempire così una piccola tinozza di zinco



e altri più discreti, che hanno comunque saputo superare i rigori dell'inverno ed ora si preparano a rifiorire con discrezione dentro le aiuole.





Per quanto la sua presenza nei nostri giardini sia ormai consolidata, a me piace pensare all'erica nel suo habitat naturale, la brughiera, così come ho immaginato che fosse leggendo da ragazzina "Cime tempestose" di Emily Bronte, e così come ho visto nella realtà attraversando i glen scozzesi e il circolo polare artico nella penisola scandinava.



Brughiera nel North Yorkshire


Anche nel recente viaggio in Bretagna con Dindì e Giorgio abbiamo avuto modo di notare l'erica che con la ginestra ricopre le rocce a picco sul mare.



























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