giovedì 23 luglio 2020

Mogol poeta

A mio parere, e non solo mio, Mogol è un poeta. Moderno, se vogliamo a volte un po' ermetico, ma lirico, dolce, triste, allegro....in un periodo in cui non sopporto più di ascoltare nessuna radio, con quelle tiritere senza melodia e troppo spesso con inutili parolacce violente e senza senso, mi ritrovo a cercare le stazioni che trasmettono la musica di quando ero giovane, di quando le parole si adattavano a situazioni vissute, a quando poeti come Giulio Rapetti, il nostro Mogol, collaborava con Lucio Battisti e altri cantanti di quel calibro per fare canzoni indimenticabili.


Eccone alcune....solo alcune, ma sono tante quelle che andrebbero aggiunte! Bellissime musiche, ma anche le parole....




Seguir con gli occhi un airone sopra il fiume e poi
Ritrovarsi a volare
E sdraiarsi felice sopra l'erba ad ascoltare
Un sottile dispiacere
E di notte passare con lo sguardo la collina per scoprire
Dove il sole va a dormire
Domandarsi perché quando cade la tristezza
In fondo al cuore
Come la neve non fa rumore
E guidare come un pazzo a fari spenti nella notte
Per vedere
Se poi è tanto difficile morire
E stringere le mani per fermare
Qualcosa che
E' dentro me
Ma nella mente tua non c'e'
Capire tu non puoi
Tu chiamale se vuoi

Emozioni....




-“Che anno è, che giorno è, questo è il tempo di vivere con te. Le mie mani come vedi non tremano più, e ho nell’anima, in fondo all’anima, cieli immensi e immenso amore, e poi ancora, ancora amore, amor per te.

Fiumi azzurri e colline e praterie dove corrono dolcissime le mie malinconie. L’universo trova spazio dentro me, ma il coraggio di vivere, quello, ancora non c’è…“,







Dove vai, quando poi, resti sola?
Il ricordo, come sai, non consola
Quando lei se ne andò, per esempio
Trasformai la mia casa in un tempio
E da allora solo oggi non farnetico più
A guarirmi chi fu?
Ho paura a dirti che sei tu
Ora noi siamo già più vicini
Io vorrei, non vorrei, ma se vuoi

Come può uno scoglio
Arginare il mare
Anche se non voglio
Torno già a volare
Le distese azzurre
E le verdi terre
Le discese ardite
E le risalite
Su nel cielo aperto
E poi giù il deserto
E poi ancora in alto
Con un grande salto

Dove vai, quando poi, resti sola?
Senza ali, tu lo sai, non si vola
Io quel dì mi trovai, per esempio
Quasi sperso in quel letto così ampio
Stalattiti sul soffitto, i miei giorni con lei
Io la morte abbracciai
Ho paura a dirti che per te, mi svegliai
Oramai fra di noi solo un passo
Io vorrei, non vorrei, ma se vuoi


Io lavoro e penso a te
Torno a casa e penso a te
Le telefono e intanto penso a te

Come stai e penso a te
Dove andiamo e penso a te
Le sorrido abbasso gli occhi e penso a te

Non so con chi adesso sei
Non so che cosa fai
Ma so di certo a cosa stai pensando

E' troppo grande la città
Per due che come noi
Non sperano però 
si stan cercando... cercando..
Scusa è tardi e penso a te
Ti accompagno e penso a te
Non son stato divertente e penso a te

Sono al buio e penso a te
Chiudo gli occhi e penso a te
Io non dormo e penso a te...






Nel mio cuor, nell'anima
C'è un prato verde che mai
Nessuno ha mai calpestato, nessuno
Se tu vorrai conoscerlo
Cammina piano perché
Nel mio silenzio
Anche un sorriso può fare rumore
Non parlare, non parlare, non parlare, non parlare
Eh non parlare, non parlare

Nel mio cuor, nell'anima
Tra fili d'erba vedrai
Ombre lontane di gente sola
Che per un attimo è stata qui
E che ora amo perché
Se n'è andata via
Per lasciare il posto a te
Per lasciare il posto a te
Per lasciare il posto a te, il posto a te





Il fiume va
Guardo più in là
Un'automobile corre
E lascia dietro sé
Del fumo grigio e me
E questo verde mondo
Indifferente perché
Da troppo tempo ormai
Apre le braccia a nessuno
Come me che ho bisogno
Di qualche cosa di più
Che non puoi darmi tu

Un'auto che va
Basta già a farmi chiedere se io vivo

Mezz'ora fa
Mostravi a me
La tua bandiera d'amore
Che amore poi non è
E mi dicevi che
Che io dovrei cambiare
Per diventare come te
Che ami solo me
Ma come un'aquila può
Diventare aquilone
Che sia legata oppure no
Non sarà mai di cartone, no
Cosa son io non so

Ma un'auto che va
Basta già a farmi chiedere se io vivo





Ti stai sbagliando, chi hai visto non è
Non è Francesca
Lei è sempre a casa che aspetta me
Non è Francesca
Se c'era un uomo, poi
No, non puo' essere lei

Francesca non ha mai chiesto di più
Chi sta sbagliando, son certo, sei tu
Francesca non ha mai chiesto di più
Perché
Lei vive per me


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