venerdì 3 luglio 2020

Brunetta Mateldi Moretti

 
 
Ho saputo di Brunetta Mateldi Moretti e  del suo valore artistico in maniera del tutto occasionale, mentre cercavo immagini della Regina di Cuori: Brunetta aveva disegnato un abito non solo per lei, ma anche per tutte le altre Regine del mazzo di carte. 














Per farvela conoscere meglio , rimando alla presentazione fatta dalla giornalista Cristiana di San Marzano :

" Dire che è stata  una disegnatrice di moda è riduttivo. Bruna Mateldi Moretti, per tutti semplicemente Brunetta, è stata soprattutto una curiosa degli altri, un'osservatrice. Un'artista che ha usato blocknotes e matita per esprimere il suo senso dell'umorismo, a volte anche crudele. Il primo disegno ? Un branco di galline con borsetta e cappello. Erano le signore di Ivrea a passeggio."

Nata in Piemonte nel 1904, cresciuta in una famiglia colta e amante dell'arte, la sua carriera artistica , che attraversa il mondo  del disegno, dell'illustrazione, della pittura e della caricatura, si dipana ininterrottamente come un gomitolo attraverso il Novecento.
Dopo aver frequentato l'Accademia di Belle Arti a Torino, si trasferisce a Milano, dove nel 1930 sposa il pittore e illustratore Filiberto Mateldi, di vent'anni più grande di lei; grazie alle sue conoscenze, Brunetta viene catapultata nel mondo della moda. I suoi disegni sono stravaganti, quasi surreali, e piacciono tanto, al punto da essere apprezzati anche a livello internazionale: la direttrice di Harper's Bazar la vorrebbe a Parigi, e Pierre Cardin organizza per lei una mostra personale. Purtroppo nel '35 il marito è costretto a letto da una grave malattia, che lo porterà alla morte nel 1942.
Brunetta non si fermerà: continuerà ad illustrare il costume di un'intera società da Monte Carlo a New York, collaborando con diversi periodici e quotidiani sia italiani che stranieri.


















































 
 




































Grazie al  suo stile, così inconfondibile e spesso ironico. quasi caricaturale a volte, Brunetta ottenne riconoscimenti sia in Italia che all'estero,come l'Ambrogino d'oro a Milano nel 1950 e qualche anno dopo nel 1962 un posto nella classifica delle donne più potenti al mondo secondo il Sunday Mirror. 

Presente in diverse riviste, come "signora" della moda, si spense il 1 gennaio 1989, lasciando numerosi disegni, carteggi e diari.

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