giovedì 11 luglio 2019

Omm Seti

Qualche giorno fa ho visto in tv un programma che mi ha interessato parecchio: Freedom, oltre il confine, il programma di divulgazione scientifica condotto da Roberto Giacobbe , dove si parlava di Dorothy Eady, una signora inglese che sarebbe stata la reincarnazione di una donna vissuta nell’antico Egitto, all’epoca del Faraone Seti I.






Ho voluto documentarmi un po':

Dorothy Louise Eady, conosciuta anche come Omm Sety e Om Seti (1904-1981) è stata una scrittrice ed egittologa inglese ed è particolarmente nota per la sua convinzione che in una vita precedente fosse stata una sacerdotessa di Iside. La sua vita e il suo lavoro sono stati oggetto di numerosi articoli, documentari televisivi e biografie e, in un articolo del New York Times del 1979, la sua vita viene considerata "una delle storie di reincarnazione più intriganti e convincenti del mondo occidentale".



Dorothy Eady nacque nel 1904 in una normale famiglia borghese nei sobborghi di Londra. Alla tenera età di tre anni la bambina cadde dalle scale, e si ferì alla testa. Il medico non poté fare altro che comunicare ai genitori la morte della loro figlioletta. Immaginate la sorpresa del professionista quando, tornato nella stanza per predisporre la salma, si trovò di fronte la bambina viva e vegeta.

Da quel momento, la piccola cominciò a comportarsi in modo strano. Chiedeva in maniera insistente di essere portata a casa, la sua vera casa. Al compimento dei suoi quattro anni i genitori organizzarono una gita al British Museum ma, arrivati nella sezione egizia, la bimba sembrò impazzire baciando i piedi delle statue presenti nella stanza e abbracciando piangente i coperchi dei sarcofagi.

Il padre le comprò alcune riviste con immagini dell’Egitto e la bambina identificò il tempio di Seti I ad Abydos come il luogo cui apparteneva. L’unica stranezza rilevata da Dorothy era che ricordava nella parte posteriore del tempio un giardino. Questa cosa sembrava disturbarla parecchio. Crescendo, l’interesse della bambina per l’Egitto non accennò a diminuire, e fu a quindici anni che Dorothy cominciò a fare sogni ricorrenti sulla sua vita passata. Intanto la sua vita continuava e la ragazza si trasferì a Londra, dove conobbe un giovane egiziano, di nome Imam Abdel Maguid, lo sposò e si trasferì al Cairo.


Dorothy ricordava con precisione eventi, luoghi e persone. Il suo nome egizio era Bentreshyt, “Arpa della Gioia”, affidata al tempio di Iside all’età di tre anni dal padre soldato a seguito della morte della madre. La fanciulla crebbe presso il tempio, studiando le cerimonie e istruendosi per diventare sacerdotessa di Iside, una giovane vergine consacrata alla dea. In questa veste all’età di quattordici anni conobbe il faraone Seti I, i due si innamorarono e Dorothy rimase incinta.



Un sacerdote del Tempio, scoperta la gravidanza, la terrorizzò, e Bentreshyt atterrita, per evitare di dover confessare il nome del padre del bambino, si suicidò. 
Anche Dorothy ebbe un figlio, a cui diede il nome del faraone: Seti, e da quel momento la donna si fece chiamare Om Seti “madre di Seti”, secondo l'usanza egiziana di non chiamare le donne con il loro nome proprio. Lei e il marito dopo poco si separarono.

Insieme al figlio, finalmente si recò ad Abydos per una breve visita nel 1952, quel giorno Dorothy lasciò la valigia in albergo e andò dritta al Tempio di Seti, dove trascorse tutta la notte a bruciare incenso e a pregare gli dei.




La sua straordinarietà, rispetto ad altre testimonianze sulla reincarnazione, è la precisione e la quantità di particolari che Dorothy è riuscita a produrre. Dopo aver studiato egittologia, lavorò nel dipartimento delle antichità egizie, professione che le permise di entrare in contatto con diversi studiosi. Questi ricercatori rimanevano sbalorditi dalla sua capacità di leggere i geroglifici e dalla sua sicurezza nel descrivere pitture ed edifici scomparsi da millenni.

Negli anni successivi gli scavi hanno permesso di appurare la presenza di un giardino, nell’esatta posizione descritta dalla donna. La storia di Om Seti ben presto divenne conosciuta in tutto il mondo. Tuttora l’esperienza di Dorothy rimane una delle prove più convincenti a sostegno della tesi della reincarnazione.




Dorothy divenne custode del tempio di Abydos e disegnatrice tecnica per il Dipartimento delle Antichità Egizie, alloggiando in una casa non lontano dal Tempio di Seti, e rimase nella sua amata città dal 1956 fino alla morte, avvenuta nell’aprile del 1981. Il suo contributo all’Egittologia è scientificamente riconosciuto, e il suo approccio alle antiche religioni egizie viene tutt’oggi studiato come esempio di approfondimento della conoscenza di antichi culti dimenticati.

Carl Sagan, astronomo e astrofisico statunitense, descrisse Omm Sety come “una donna vivace e intelligente, che ha apportato un contributo reale all’Egittologia. Questa è una realtà sia che si creda alla sua reincarnazione o meno“.

https://www.vanillamagazine.it/dorothy-eady-il-mistero-della-sacerdotessa-di-iside-reincarnata/

Nessun commento:

Posta un commento