venerdì 9 novembre 2018

Linguaccia

Non parliamo delle boccacce fatte per gioco dai bambini, da che mondo è mondo. Fatte durante un litigio o per sconfiggere la noia















Negli ultimi tempi la linguaccia è una grande protagonista delle fotografie postate da gruppi di ragazzi e ragazze su fb. E' una moda: perfino le mie nipotine si fanno fotografare con la lingua rivolta al fotografo.
 E' un modo  impertinente di scherzare e sdrammatizzare quello che si sta facendo, come a dire " non sono una diva da immortalare, ma sono qui e mi diverto".  Si vorrebbe riuscire simpatici e quindi ci si scambiano foto di questo genere. Su facebook è un'esplosione di linguacce in gara!!




Ci sono precedenti famosi, come Einstein, che voleva mostrare il suo anticonformismo, e i Rollig Stones, che della linguaccia hanno fatto il loro simbolo in segno di trasgressione.



 Recentemente perfino Megan, futura moglie del principe Harry ha mostrato la lingua ai fotografi, forse in un momento di imbarazzo e di tensione dovuti alla mancanza di abitudine all'assalto dei paparazzi o forse per imitare il fidanzato, quando era bambino...chi lo sa?





Fare sberleffi, smorfie e linguacce, comunque, è reato e può costare una condanna per ingiuria. Lo afferma la Cassazione che ha confermato la condanna al risarcimento dei danni nei confronti di un agricoltore marchigiano che era entrato nel campo del vicino, con il quale aveva frequenti litigi, e gli aveva fatto la linguaccia. L'altro lo aveva fotografato e con l'immagine dello sberleffo in mano era andato a denunciarlo al giudice di pace di Fabriano. 





Non esageriamo! Le offese sono qualcosa di ben diverso da una mimica facciale, che può risultare più o meno simpatica; non bisogna perdere il senso della misura e a questo tipo di provocazione si potrebbe rendere pan per focaccia, senza prendersela troppo. O no???
A me pare che la linguaccia possa avere un significato diverso, a seconda del contesto e passare dal disgusto per qualcosa di cui si parla, allo stupore per qualcosa che si vede, dalla paura di non farcela di fronte alla difficoltà,  alla felicità di avercela fatta, dal dire"mi sei antipatico" al "quanto mi piaci", dalla complicità in qualcosa di divertente, alla semplice felicità per essere vivi. Sbaglio?































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