giovedì 24 novembre 2016

Graffiti a punto croce

Pur essendo un'amante del ricamo a punto croce, non avrei mai pensato che la mia passione potesse esprimersi anche in maniera così eclatante. Eppure a quanto leggo qui  http://www.repubblica.it/esteri/2014/05/08/foto/la_nuova_frontiera_dei_graffiti_il_punto_e_croce-85572661/1/#1 l'evoluzione del graffito metropolitano è proprio verso il punto croce. E dove poteva nascere questa novità, se non in Francia? 


"Quello che facciamo non è esattamente street art e noi non ci possiamo considerare artisti. Di base facciamo il punto croce, solo su scala molto più grande". Vanessa e Stéphane sono due ragazzi di Lione (Francia) e sono gli inventori dell'Urban x stitch, una forma di espressione che mette insieme il punto croce e i graffiti: seguendo i modelli dei classici schemi di ricamo decorano le recinzioni che trovano nella cittadina francese. "Andiamo sempre in giro con la nostra stoffa e alcuni modelli - racconta Stéphane - e quando troviamo un cancello che ci sembra appropriato ci mettiamo al lavoro. Di solito ci mettiamo dalle 3 alle 5 ore per la decorazione. E a volte il risultato sorprende anche noi".





Ma il movimento, naturalmente, non è circoscritto alla Francia. Quando una cosa piace, prende subito piede perchè ormai qualsiasi idea, appena nata fa il giro del mondo tramite internet.
 In Spagna le città si tingono di mille colori grazie alla street art a punto croce dell’artista Raquel Rodrigo. Raquel sta portando avanti il progetto Arquicostura a Madrid per decorare innanzitutto la città in cui vive. 







Sono opere che possono servire a riqualificare gli ambienti più degradati delle  città:
È il caso dell’originale azione di protesta del Barrio de la Mina a Sant Adrià del Besòs, Barcellona: per manifestare contro l’amministrazione territoriale che ha disatteso le promesse di riqualificazione del quartiere, i residenti si sono uniti al collettivo Desdelamina.net, organizzazione comunitaria di zona. Nonni e bambini in testa, si sono armati di stoffa e hanno dimostrato con i fatti che buona volontà e partecipazione spesso bastano a creare un effettivo miglioramento.



Ben presto diverse città si sono ritrovate decorate con questo genere di opere: Parigi, Milano, Colonia, Amburgo.....












L'urban crossstitch fa parte del movimento Guerrilla knitting o Yarn bombing, un coloratissimo fenomeno di autoproduzione ed abbellimento dell’ambiente urbano, che sta prendendo sempre più piede in Cornovaglia, grazie all’attività di un gruppo di signore, di età compresa tra i 49 e i 97 anni, che si dedicano al cucito al lavoro a maglia per realizzare decorazioni utilizzate per agghindare spazi comuni quali parchi ed aree verdi, ma anche strade rurali e di paese, caratterizzate dalla presenza ad esempio di panchine, staccionate e pontili usurati dal tempo, che necessitano di un variopinto tocco femminile.
La guerrilla knitting ha lo scopo di salvare dal grigiore e dalla trascuratezza gli spazi comuni in cui i cittadini si trovano ogni giorno a transitare distrattamente, ad esempio per recarsi verso il loro luogo di lavoro.




















Quanto colore, quanta allegria!! Ma la mia perplessità è questa: come si riducono queste cose dopo qualche tempo di pioggia e di smog? Chi si assume l'onere di tenerli sempre freschi e vivaci? Non si corre il rischio di peggiorare la situazione?

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