domenica 7 agosto 2016

Piccoli gesti in disuso

Il galateo una volta, era piuttosto rigido e prescriveva una quantità di "doveri sociali" decisamente pesante. Quello che ne penso l'ho scritto qui: http://ilclandimariapia.blogspot.it/2012/09/il-galateo.html un po' di tempo fa.

Quello di cui voglio parlare oggi, invece, sono quei piccoli gesti di cortesia che una volta erano "obbligati" e che poi sono caduti del tutto in disuso, ma che, comunque, fanno ancora piacere quando ne siamo oggetto e quando nascono spontanei dall'interesse e dall'affetto di un'altra persona verso di noi.





Per esempio, non è piacevole incontrare un signore che, per salutarci, fa il gesto di levarsi il cappello, anche se è a testa nuda?
Non capita proprio più, a meno di incontrare un vecchissimo amico di papà......
Levarsi il cappello, o accennare a farlo, è un gesto gentile: una volta il copricapo poteva rappresentare l'appartenenza ad un ceto sociale elevato, quindi levarselo era segno di umiltà e rispetto. Per questo gli uomini in chiesa si toglievano il cappello. E per questo si usa dire "faccio tanto di cappello" o, all fracese, "chapeau" quando si vuole esprimere ammirazione nei confronti di qualcuno.






Una cortesia che potrebbe esserci rivolta con più facilità è quella di vedere il nostro accompagnatore aprirci una porta e scostarsi un po' per farci uscire per prime, oppure precederci entrando in un locale. O girare intorno all'auto per aprirci la portiera e offrirci la mano per scendere dal sedile....O prendere il nostro cappotto dall'attaccapanni e aiutarci ad infilarlo o scostarci la sedia dal tavolo, quando dobbiamo sederci al ristorante. Tante piccole cortesie che non diamo più per scontate e che ci sorprendono piacevolmente, ne momento in cui ci vengono rivolte.








Quante altre sono le piccole cortesie che ci piacerebbe ricevere? Che ne dite del baciamano?






Il baciamano tradizionale non è un bacio affettivo, ma piuttosto rientra tra quelli che vengono definiti baci di saluto, e viene fatto esclusivamente dall’uomo nei confronti della donna. Si compone di gesti morbidi, mai volgari ed appena accennati.
Se devo essere sincera, questo gesto mi metterebbe un po' in imbarazzo....troppo elegante e formale. Il rischio di cadere nel ridicolo è incombente...meglio una bella stretta di mano, per me.

Il baciamano deve seguire parecchie regole, per essere considerato elegante. Anticamente lo si faceva solo ad alti prelati, come diceva Monsignor della Casa, solo su mani sacrate, ma poi il gesto si è esteso anche alle signore.

Il baciamano si fa solo nei salotti e a teatro, e solo alle signore; intendiamo dire alle donne sposate. Se si fa il baciamano a una signora, bisogna farlo a tutte le altre presenti. Fare delle preferenze è grossolano e scorretto. C'è un'eccezione (comunque discutibile): si può baciare la mano alla sola padrona di casa. 

La signora che gradisce il baciamano, o che comunque se lo aspetta, stende la mano dalla parte del dorso, sollevandola. Non la tiene sollevata a tutti i costi, anche se il cavaliere non ha la minima intenzione di baciargliela; nè strappa via la mano con fastidio, se invece il baciamano le viene fatto quando non lo gradisce.
La mano della signora deve essere sempre nuda, senza guanto: cercarle con la bocca il polso, oltre il guanto, è un gesto che era riservato alle amanti o alle cocotte.





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