Le Marche sono una gradevole scoperta, una regione vista in passato come percorso di passaggio, senza l'attenzione che merita. E poi c'è Paola, tanti interessi in comune, con cui si può stare a chiacchierare per ore...
Questa la sintesi del nostro breve viaggio a Macerata e dintorni, durante il quale Dindi ed io abbiamo condiviso immagini, ricordi , emozioni, difficili da trasmettere ad altri attraverso delle semplici fotografie, ma che conserveremo a lungo nella memoria e nel cuore.
Oltre a tutto questo, abbiamo avuto la fortuna di scegliere un campobase - per così dire - particolarmente bello ed accogliente :
Borgo Sorbatti non è infatti un semplice B&B, perchè al di là dei servizi comunemente forniti da questo tipo di accoglienza ormai largamente diffuso, racconta sottovoce la storia di una famiglia che ha vissuto a lungo ed ha amato questo luogo.
Oltre alle camere per gli ospiti allestite nel casale e nell'ex-magazzino dove un tempo si conservavano i prodotti agricoli della tenuta, il complesso comprende anche la villa padronale che accanto alla porta d'ingresso mostra il messaggio che segue:
Le stanze per gli ospiti non hanno un numero, ma un nome: Sole, quella occupata da Dindi, Aria la mia, e la testata del letto riporta i versi di Emily Dickinson sul tema
Una volta sistemati i bagagli , ci rechiamo da Paola e trascorriamo da lei il resto della giornata a parlar di librini, degli amici comuni, dei figli...Dal suo terrazzo fiorito la vista spazia sulle colline e sul centro della città.
Venerdi mattina, prima di recarci nuovamente da Paola per conoscere Macerata, visitiamo Loro Piceno, un antico borgo, proprio a due passi dal B&B : stradine strette in salita, balconi e giardini fioriti, e maestosi palazzi costruiti in mattoni secondo l'usanza locale :
Paola ci aspetta sotto casa, pronta a mostrarci i tesori della sua città.
Tra le peculiarità di Macerata spicca lo Sferisterio, un teatro all'aperto noto soprattutto per la sua perfetta acustica che lo rende secondo solo all'Arena di Verona
Paola ci porta alla scoperta di chiese e palazzi, teatri e musei lungo le vie del centro storico
e a mezzogiorno in punto eccoci in piazza ad assistere allo spettacolo del grande orologio planetario.
Dopo pranzo decidiamo di visitare Tolentino, la città dove Paola ha studiato, è cresciuta e si è sposata, una città quindi che le è particolarmente cara.
La prima tappa è al Castello della Rancia, risalente al XIV secolo e da poco completamente restaurato e sede di manifestazioni e convegni culturali
In centro troviamo l'originale campanile della chiesa di S.Francesco, costruito nel 1822, contenente al suo interno un meccanismo che regola ben quattro quadranti : quello delle fasi lunari, quello delle ore italiche, quello astronomico e quello che indica i giorni della settimana e del mese.
Imponente la facciata della Basilica di San Nicola , frate agostiniano vissuto nel XIII secolo, divenuto famoso per santità e miracoli. Al suo interno si possono ammirare un soffitto a cassettoni in legno dorato, la cripta che contiene le spoglie del Santo e soprattutto gli affreschi di scuola giottesca del Cappellone.
Sulla strada del ritorno a Macerata ci ritroviamo in mezzo a una distesa di campi di girasole: non posso tornare a casa senza averli immortalati così saprò come rallegrarmi nelle giornate nebbiose di novembre.
La prima tappa è al Castello della Rancia, risalente al XIV secolo e da poco completamente restaurato e sede di manifestazioni e convegni culturali
In centro troviamo l'originale campanile della chiesa di S.Francesco, costruito nel 1822, contenente al suo interno un meccanismo che regola ben quattro quadranti : quello delle fasi lunari, quello delle ore italiche, quello astronomico e quello che indica i giorni della settimana e del mese.
Imponente la facciata della Basilica di San Nicola , frate agostiniano vissuto nel XIII secolo, divenuto famoso per santità e miracoli. Al suo interno si possono ammirare un soffitto a cassettoni in legno dorato, la cripta che contiene le spoglie del Santo e soprattutto gli affreschi di scuola giottesca del Cappellone.
Sulla strada del ritorno a Macerata ci ritroviamo in mezzo a una distesa di campi di girasole: non posso tornare a casa senza averli immortalati così saprò come rallegrarmi nelle giornate nebbiose di novembre.
Ora però il cielo si sta coprendo di nuvole, si alza un po' di vento e forse questa notte pioverà, ma la nostra brevissima vacanza è finita. Domani mattina ci aspetta l'autostrada e forse un traffico intenso e poi di nuovo a casa per aggiornare l'album dei ricordi.
Che belle foto!!!! che bei posti!!! Conosco l'Umbria ma pochissimo le Marche...che sicuramente meritano un viaggio!!!
RispondiEliminaLoredana