domenica 11 ottobre 2020

Leggende scozzesi

Amo le leggende e il mio pc stamattina, come l'ho aperto, me ne ha regalate un paio riguardanti un ponticello che si trova sull'isola di Skye, in Scozia, il ponte di Sligachan. Ve le giro pari pari, perchè non si sa mai che qualcuna di voi faccia un viaggio da quelle parti ed abbia l'occasione di tornare a casa bella, bella, anzi bellissima fino alla fine dei suoi giorni!

La prima leggenda racconta:

Secondo una di queste leggende, due clan scozzesi, che erano costantemente in guerra tra loro, decisero di trovare un accordo.
L’uomo più bello di un clan avrebbe sposato la donna più bella dell’altro clan.

Nel giorno fissato per il matrimonio, la bellissima sposa si mise in viaggio a cavallo con un servo, per andare incontro al suo futuro marito.
Purtroppo improvvisamente il cavallo si spaventò e la donna venne scaraventata giù da un ponte, cadendo sulle rocce sottostanti.
Riuscì a mala pena a salvarsi e sopravvivere. Ma la donna, una volta bella, a seguito della caduta era ormai orribilmente sfigurata.







Per timore che il patto concluso dal suo clan venisse meno e iniziasse di nuovo la guerra, il suo servitore l’aiutò a nascondere il viso sfigurato sotto un velo, con l’intenzione di rivelarsi soltanto dopo la cerimonia.
Tuttavia, quando il marito scoprì che la sua “bellissima” sposa era orribilmente sfregiata, il bell’uomo impazzì.
Nella sua rabbia per essere stato ingannato, picchiò selvaggiamente la sua nuova sposa, il suo servo e persino il cavallo, buttandoli fuori dal castello perché morissero di stenti.

Sanguinanti, pieni di percosse, senza un posto dove poter andare, i tre tornarono al ponte dove la donna era caduta.
Questa iniziò a fissare l’acqua e pregò di morire.
Impietosita, la regina delle fate apparve loro. Vedendo il loro dolore e la loro bontà d’animo, disse ad ognuno di immergere il viso nell’acqua per 7 secondi ciascuno. Poiché l’acqua era magica, non solo avrebbe guarito le loro ferite, ma avrebbe ripristinato la loro bellezza… per sempre.
A turno, la donna, il servo e il cavallo misero tutti i loro volti nell’acqua e, come aveva promesso la fata, ognuno guarì e divenne più bello di prima.
La bella donna e il suo servo, ormai divenuto bellissimo, si innamorarono e si allontanarono (sul loro altrettanto bel cavallo) al tramonto per vivere felici e contenti.

Di questa prima leggenda c'è una versione diversa... eccola:


Una leggenda scozzese racconta di una bellissima fanciulla, Fiona MacDonald, che il giorno delle sue nozze cadde da cavallo e, totalmente sfigurata in viso, venne rifiutata dal promesso sposo. In lacrime, corse sulle rive del fiume sotto il ponte di Sligachan, dove incontrò il Re delle Fate. Colpito dalla bellezza interiore della ragazza, quest’ultimo le disse di immergere il viso nell’acqua del fiume, in modo da recuperare il suo aspetto. Una volta tornata bellissima, Fiona decise di rinunciare a tutto per colui che era riuscito ad amarla senza fermarsi alle apparenze, scomparendo insieme al Re sulle sponde del fiume.




…….. e la seconda leggenda sulle magiche acque dice:

Molti anni fa, sull’Isola di Skye, viveva la più forte guerriera di tutta la Scozia. Si chiamava Scáthach.
La fama della sua forza e del suo coraggio si diffuse ovunque, anche oltre i confini, fino a giungere alle orecchie del più forte guerriero d’Irlanda, Cúchulainn.

Cúchulainn sapeva che se voleva mantenere alta la sua reputazione avrebbe dovuto mettere fine a queste voci e sconfiggere Scáthach, dimostrando così di essere il migliore.
Salpò quindi per l’isola di Skye.
Una volta arrivato si imbatté in un tirocinante di Scáthach, cui chiese subito che la sua padrona venisse ad affrontarlo.
Scáthach, ovviamente, non si tirò indietro e si presentò per affrontarlo e dimostrare a tutti quale dei due guerrieri fosse il più forte.







Tutti trattenevano il fiato mentre questi due guerrieri combattevano l’uno contro l’altro.
Quando partirono i primi colpi, la terra scrollò i petali di tutti i fiori nella valle circostante, i bambini iniziarono a cercare le loro madri e i cavalli a nitrire spaventati.
Nessuno dei due era disposto a cedere: era una lotta all’ultimo sangue.

Per la preoccupazione, la figlia di Scáthach corse via, piangendo, verso il fiume.
Non poteva sopportare di vedere morire sua madre e così chiese agli angeli e alle fate di salvarla.
Il suo dolore era così intenso che, combinato con le grida della vicina battaglia, raggiunse le orecchie delle fate.
Come probabilmente sapete, l’acqua è una porta, una sorta di tramite, tra il mondo fatato e il nostro.






Alcune fate andarono da lei e raccolsero delicatamente le sue lacrime, che versarono in acqua come offerta alla regina delle fate.
Le sue lacrime piene d’amore avevano talmente commosso le fate che queste decisero di esaudire il suo desiderio.
Le chiesero di lavarsi il viso nel fiume e non appena fatto ciò, le fu improvvisamente chiaro come avrebbe potuto fermare la battaglia e salvare sua madre.

Tornò a casa, fermandosi lungo la strada a raccogliere erbe profumate e noci, e le mise sul fuoco.
Immediatamente il delizioso aroma si diffuse per tutta la valle giungendo anche ai due combattenti.

La ferocia della battaglia iniziò a placarsi. Entrambi si resero conto di essere stanchi ed affamati.
Decisero di deporre le armi e, concordata una breve tregua, si avviarono verso la casa della guerriera di Skye.
Li attendeva la figlia di Scáthach che aveva preparato un pasto degno di questi leggendari guerrieri.
Mentre Cúchulainn mangiava, sotto il tetto di Scáthachs, entrambi i guerrieri si resero conto che non avrebbero più potuto farsi del male a vicenda.
Per tradizione, infatti, in tutte le terre del nord, l’ospite è sacro e mai, per nessuna ragione al mondo, gli si può far del male.



Da allora, si dice che a causa della bellezza della figlia di Scáthach e delle sue lacrime d’amore riversate nel fiume, a chiunque sarà abbastanza coraggioso da immergere la faccia nelle acque sotto il ponte di Sligachan, sarà garantita la bellezza eterna.

E allora...
Tentar non nuoce…Ecco le istruzioni e come fare!


Che crediate o meno a miti e leggende – e in Scozia sapete bene che pullulano -, un tentativo lo si può fare. Non si sa mai!!!
Tenete presente, però, che lavarsi il viso in quella che molti definiscono la “fonte dell’eterna giovinezza” non è una cosa così semplice come sembra!

Bisogna, innanzitutto, arrampicarsi un po’ sulle rocce e fare attenzione a non scivolare.
In secondo luogo, è necessario immergere la faccia nell’acqua, e non, semplicemente, portare l’acqua fino al vostro viso. Per fare questo, occorre tenere mani e ginocchia a bordo della riva e immergere completamente il viso per sette secondi.
Fate attenzione e ricordate che siete in Scozia e l’acqua è tutt’altro che calda!





Inoltre, non vi dovete asciugare il viso una volta fuori dall’acqua, è necessario che il viso si asciughi da solo naturalmente.
A questo punto ringraziate le fate per la loro gentilezza, ricordandovi sempre di ciò che è veramente importante nella vita.
Se il vostro cuore è sincero, potrete sperare di ottenere la bellezza eterna!



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