venerdì 1 febbraio 2019

Le più belle frasi di Jung

Carl Gustav Jung (Kesswil, 26 luglio 1875 – Küsnacht, 6 giugno 1961) è considerato, insieme a Sigmund Freud. uno dei padri della psicologia moderna.







La vostra visione diventerà chiara solo quando guarderete nel vostro cuore. Chi guarda all’esterno, sogna. Chi guarda all’interno, apre gli occhi.


Rendi cosciente l’inconscio, altrimenti sarà l’inconscio a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino.


È un peccato che noi teniamo conto delle lezioni della vita soltanto quando non ci servono più a niente.

Chi evita l’errore elude la vita.

Non sono quello che mi è successo, sono quello che ho scelto di essere.


Non rimpiango le persone che ho perso col tempo, ma rimpiango il tempo che ho perso con certe persone, perché le persone non mi appartenevano, gli anni sì.

Troppo corpo, e lo spirito muore; troppo spirito, e il corpo muore.

Non aggrapparti a qualcuno che se ne va, altrimenti non sarà possibile incontrare chi sta per arrivare.







La scarpa che sta bene ad una persona sta stretta a un’altra: non c’è una ricetta di vita che vada bene per tutti.

Se sei una persona di talento, questo non significa che hai vinto qualcosa. Significa che hai qualcosa da offrire.

Se una persona non capisce un’altra persona, pensa che quest’ultima sia pazza.






Non si diventa illuminati immaginando figure di luce, ma divenendo coscienti del buio.

Ho curato molte centinaia di malati di mente. Tra quelli d’età superiore ai 35 anni, non ce n’è stato neppure uno il cui problema, in ultima analisi, non fosse quello di scoprire un senso religioso nella vita.

Tutto ciò, che ho appreso nella vita, mi ha portato passo dopo passo alla convinzione incrollabile dell’esistenza di Dio. Io credo soltanto in ciò che so per esperienza. Questo mette fuori campo la fede. Dunque io non credo all’esistenza di Dio per fede: io so che Dio esiste.





Si sopravvive di ciò che si riceve, ma si vive di ciò che si dona.

Chiunque cerchi di adattarsi al gruppo e nello stesso tempo seguire il suo fine individuale, diventa nevrotico.

L’incontro di due personalità è come il contatto tra due sostanze chimiche; se c’è una qualche reazione, entrambi ne vengono trasformati.





Ciò a cui opponi resistenza persiste. Ciò che accetti può essere cambiato.

Tutto ciò che degli altri ci irrita può portarci alla comprensione di noi stessi

Non dobbiamo pretendere di capire il mondo solo con l’intelligenza: lo conosciamo, nella stessa misura, attraverso il sentimento. Quindi, il giudizio dell’intelligenza è, nel migliore dei casi, soltanto metà della verità.




I bambini vengono educati da quello che gli adulti sono e non dai loro discorsi.

Conoscere la propria oscurità è il metodo migliore per affrontare le tenebre degli altri.

Chi obbedisce alla sua anima può far a meno delle ingiurie come delle lodi.





Essere vecchi è estremamente impopolare. Non ci si rende conto che il “non poter invecchiare” è cosa da deficienti, come lo è il non poter uscire dall’infanzia.

Pensare è molto difficile. Per questo la maggior parte della gente giudica.
La riflessione richiede tempo, perciò chi riflette già per questo non ha modo di esprimere continuamente giudizi.





Nessun commento:

Posta un commento