venerdì 18 agosto 2017

Saluti da...




Qualche giorno fa ho ricevuto da una cara amica questa bella cartolina dalla località in cui stava trascorrendo  una breve vacanza.
Quando Fabio l'ha tolta dalla cassetta della posta mi ha chiesto con tono incredulo : "Ma c'è ancora qualcuno che scrive cartoline???". La sua era una domanda pleonastica visto che aveva già tra le mani la risposta....ma non era del tutto immotivata. In effetti oggi sono davvero poche le persone che mandano cartoline.
 
Le nuove tecnologie ci hanno dato tanto, impossibile negarlo, ma ci hanno anche tolto tanto. Ci sono cose che i nostri nipoti non assaporeranno mai, come il piacere di ricevere una cartolina che ti porta l'affetto di qualcuno che ti pensa, che conosce il tuo indirizzo di casa, che scrive con la sua unica e irripetibile calligrafia un messaggio apparentemente conciso ma pieno di sentimento e di ricordi condivisi.
 
Un tempo si partiva per una vacanza, lunga o breve che fosse,  con l'elenco delle persone a cui avremmo con piacere spedito una cartolina e, quando si conoscevano nuovi amici, al termine della vacanza ci si scambiava l'indirizzo con la promessa di scrivere, scrivere, scrivere... che altro se no per mantenere un contatto?
 
 
 
 
Oggi nella cassetta della posta trovo solo volantini pubblicitari e qualche bolletta da pagare. Il postino passa con il motorino, indossa il casco ed è difficile a volte capire se è maschio o femmina.
 
Dove è finito quel formicolio che prendeva lo stomaco quando si aspettava con trepidazione alla finestra il postino in bicicletta con una lettera, una cartolina, che forse ci avrebbe portato al settimo cielo ?
 
E quanto era difficile scrivere : l'esperienza insegnava che era prudente usare un formato ridotto di carta da lettera, perché senza le confortanti righe del quaderno, era dura andar diritti... e i sentimenti, i pensieri, le emozioni dovevano essere espressi con le parole. Non c'erano emoticon.
 
Oggi la gente si scambia l'indirizzo e-mail , che non spiega né chi sei, né dove vivi, ma in compenso  ti toglie il profumo della carta insieme alle trepidazioni dell'attesa .
Perfino i bambini non si scambiano più l'indirizzo di casa ma i contatti facebook dei genitori.
 
E' così. E' inevitabile. Guardare al passato diventa sempre più inopportuno, perché nel passato c'è il bello e il brutto. Possiamo rimpiangere i tempi in cui nelle case non c'era l'acqua corrente ? O quando si viaggiava sui cari? Certo che no...
 
Ma al mio passato,a tutto quello che la vita mi ha dato,a tutto quello che la vita mi ha tolto, io non rinuncio e temo fortemente che le generazioni future con la progressiva accelerazione della tecnologia finiranno per avere solo ieri come passato e solo domani come futuro, costrette a vivere in un eterno presente.
 
 
 

Nessun commento:

Posta un commento