domenica 3 novembre 2013

Il sambuco

Molto diffuso in campagna, presso i casolari,lungo le sponde dei fiumi e ai margini dei boschi, il sambucus  nigra è un arbusto antico, non solo dotato di grandi virtù, ma protagonista di molte storie e leggende popolari.
 
Si dice che il suo nome derivi dalla parola greca sambuché, che indica uno strumento musicale; infatti dai rami cavi della pianta si può ricavare una sorta di flauto. Altri invece lo fanno derivare dal greco acté, nutrimento di Demetra.
In latino con il termine sambucus veniva indicata una macchina da guerra triangolare, una specie di ponte levatoio, in uso ancora nel medioevo.
 
 
 
I fiori sbocciano tra maggio e giugno, piccoli, odorosi, color bianco crema, raccolti in grandi ombrelle simili a delicati pizzi.
Difficile credere che con questi fiorellini,raccolti freschi di prima mattina, lasciati asciugare, passati in una pastella leggera, fritti e cosparsi con abbondante zucchero a velo, si possano preparare deliziose frittelle dal gusto insolito.
 
 
 

Grazie alle loro proprietà terapeutiche, i fiori vengono ampiamente usati in erboristeria e per preparare bevande dal profumo delicato da gustare sia calde sia fredde.






I frutti maturano in autunno ed hanno l'aspetto di piccole perle nero violacee.




Come ogni altra parte della pianta, anche le bacche, ricche di vitamina C, possono essere impiegate in cucina , ma solo previa cottura, per preparare succhi rinfrescanti o marmellate dal sapore un po' acidulo.




Si dice che un tempo i contadini si inchinassero sette volte davanti alla pianta di sambuco, come se la volessero ringraziare per i sette doni che elargiva alla gente umile e povera : i germogli per curare le nevralgie, le foglie per curare le malattie della pelle, la radice cotta per la gotta, la corteccia per i problemi intestinali, i fiori per depurare, i frutti come rimedio ai mali dell'inverno e la resina per le lussazioni.

Inoltre, ma a questo forse i contadini non avevano pensato, grazie alla forma e alle sfumature di colore, foglie e fiori di sambuco possono essere impiegati per graziose composizioni floreali.



Le leggende nate intorno a questa pianta sono spesso contraddittorie. Qualcuno dice che con il suo legno fu costruita una parte della croce di Gesù, altri invece raccontano che ai suoi rami si impiccò Giuda.

Piantare un sambuco vicino a casa attirerebbe secondo alcuni gli spiriti buoni, allontanando quelli cattivi, oltre ai serpenti e alle mosche; altri invece, essendo il sambuco una pianta che cresce sotto l'influsso della luna, ritengono che sia particolarmente amata dalle streghe.

Secondo le credenze celtiche diffuse nei paesi del nord Europa, il sambuco è una pianta magica dentro la quale dimora la fata Holda, dai lunghi capelli biondi, attorniata dagli elfi che si nascondono tra i suoi rami.



Nella bella festa di Mezz'Estate, tra gli abitanti degli antichi villaggi pagani, si usava andare alla ricerca dello spirito del sambuco, danzando intorno alla pianta con coroncine fatte con i suoi fiori, tra i capelli, al suono dei flauti ricavati dalla sua corteccia.



 

Nessun commento:

Posta un commento