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mercoledì 15 luglio 2020

Copertine d'antan.

Ciò che conta in un libro è indubbiamente il valore del suo contenuto,  a cui possono fare da cornice la notorietà dell'autore, la campagna pubblicitaria che ne accompagna la pubblicazione, il passaparola degli amici, le sovraccopertine illustrate e tanto altro che alla fine consenta  al suo editore di dire : it sells !!!
 
Il vero successo di un libro però si può misurare solo nel tempo, quando mantiene il suo fascino attraverso più generazioni, indipendentemente dalle mode e dalla pubblicità.
Ovviamente non mi riferisco ai "classici" della letteratura , patrimonio culturale dell'umanità come si suol dire, bensì a quei libri che narrano vicende  di tutti i giorni (o quasi) con un linguaggio semplice, in cui  potersi identificare, indipendentemente dallo spazio e dal tempo.
 
Più duraturo è il successo, più copertine o sovraccopertine vengono create per le ristampe dei libri e in quelle immagini che cambiano, riusciamo a percepire lo scorrere del tempo.
 
 
 
 

 
 Louisa May Alcott ha scritto i suoi libri al di là dell'oceano nella seconda metà dell'Ottocento ed alcuni in particolare hanno avuto un tale successo presso il pubblico femminile anche in Europa, tanto da meritare un gran numero di copertine , soprattutto Piccole donne e Piccole donne crescono, titolo tradotto a volte in passato in Buone mogli .

Mi sono divertita a raccogliere alcune di queste copertine pubblicate nel tempo, per ripercorrere il cammino di un grande successo letterario. Sarà piaciuto e continua a piacere solo alle ragazze di ieri e dell'altro ieri, ma è proprio con  loro  che voglio condividere queste immagini. 


 













































































































 

venerdì 3 luglio 2020

Brunetta Mateldi Moretti

 
 
Ho saputo di Brunetta Mateldi Moretti e  del suo valore artistico in maniera del tutto occasionale, mentre cercavo immagini della Regina di Cuori: Brunetta aveva disegnato un abito non solo per lei, ma anche per tutte le altre Regine del mazzo di carte. 














Per farvela conoscere meglio , rimando alla presentazione fatta dalla giornalista Cristiana di San Marzano :

" Dire che è stata  una disegnatrice di moda è riduttivo. Bruna Mateldi Moretti, per tutti semplicemente Brunetta, è stata soprattutto una curiosa degli altri, un'osservatrice. Un'artista che ha usato blocknotes e matita per esprimere il suo senso dell'umorismo, a volte anche crudele. Il primo disegno ? Un branco di galline con borsetta e cappello. Erano le signore di Ivrea a passeggio."

Nata in Piemonte nel 1904, cresciuta in una famiglia colta e amante dell'arte, la sua carriera artistica , che attraversa il mondo  del disegno, dell'illustrazione, della pittura e della caricatura, si dipana ininterrottamente come un gomitolo attraverso il Novecento.
Dopo aver frequentato l'Accademia di Belle Arti a Torino, si trasferisce a Milano, dove nel 1930 sposa il pittore e illustratore Filiberto Mateldi, di vent'anni più grande di lei; grazie alle sue conoscenze, Brunetta viene catapultata nel mondo della moda. I suoi disegni sono stravaganti, quasi surreali, e piacciono tanto, al punto da essere apprezzati anche a livello internazionale: la direttrice di Harper's Bazar la vorrebbe a Parigi, e Pierre Cardin organizza per lei una mostra personale. Purtroppo nel '35 il marito è costretto a letto da una grave malattia, che lo porterà alla morte nel 1942.
Brunetta non si fermerà: continuerà ad illustrare il costume di un'intera società da Monte Carlo a New York, collaborando con diversi periodici e quotidiani sia italiani che stranieri.


















































 
 




































Grazie al  suo stile, così inconfondibile e spesso ironico. quasi caricaturale a volte, Brunetta ottenne riconoscimenti sia in Italia che all'estero,come l'Ambrogino d'oro a Milano nel 1950 e qualche anno dopo nel 1962 un posto nella classifica delle donne più potenti al mondo secondo il Sunday Mirror. 

Presente in diverse riviste, come "signora" della moda, si spense il 1 gennaio 1989, lasciando numerosi disegni, carteggi e diari.