Penso sia indispensabile dedicare almeno due parole a quest'uomo. A questo grande uomo. Non perchè ha vinto e stravinto alle paraolimpiadi, ma per la forza e il coraggio che a quelle gare lo hanno portato dopo l'incidente che lo ha privato di entrambe le gambe. Alex è sempre stato un personaggio simpatico, mai sopra le righe, sincero e modesto sia nelle vittorie che nelle sconfitte. La sua carriera ha visto alti e bassi, ma lui non si è mai scoraggiato e si è sempre rimesso in gioco con umiltà e costanza.
Chiunque, al suo posto, dopo l'incidente, si sarebbe chiuso in se stesso, compiangendosi e passando il tempo a rimpiangere i tempi andati. Lui no!
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Nonostante il grave handicap fisico e dopo una lunghissima riabilitazione, è tornato a camminare grazie all'uso di apposite protesi, e ha anche deciso di ritornare alla guida di vetture da corsa.
Non gareggia più in automobile, ma non ha abbandonato il mondo dello sport: adesso partecipa alle gare di handbike. Scherzando sulla sua menomazione ha affermato che, se si dovesse rompere di nuovo le gambe, questa volta basterebbe soltanto una chiave a brugola per rimetterlo in piedi, e che ora non rischia più di buscarsi un raffreddore camminando scalzo.
Questo modo di scherzare la dice lunga sul suo carattere e la sua forza d'animo.
A chi gli ha chiesto dove trova il coraggio, Alex ha risposto con queste parole:
Penso che il coraggio sia qualcosa di innato, di istintivo. Però sono anche convinto che l’audacia, la voglia di buttarsi a capofitto in una sfida nascano sempre da una base piccola ma solida. Da quel mattoncino del nostro carattere che si chiama autostima. E l’autostima, quella sì che si può imparare, fin da bambini. Prima di buttarti in un’impresa devi avere dentro di te anche la minima idea di potercela fare e quella forza interiore, quella prima scintilla di coraggio la puoi trovare solo vivendo. E imparando, ascoltando, osservando. In una parola: usando l’intelligenza. Perché l’audacia senza intelligenza (nel senso di comprensione dei propri limiti e consapevolezza delle proprie capacità) sarebbe solo incoscienza. http://mag.wired.it/rivista/play/2011/09/02/caro-alex-zanardi-ma-il-coraggio-si-puo-insegnare.html
Queste parole mi fanno pensare che noi genitori e nonni abbiamo il compito di insegnare ai nostri bambini questa autostima, senza farli cadere nella superbia e nell'arroganza, ma rendendoli consapevoli del proprio valore reale. Non è facile, ma dobbiamo impegnarci a farlo per crescere uomini e donne capaci di affrontare le avversità e di vivere una vita a testa alta.
In un mondo pieno di persone fasulle, questo piccolo grande eroe merita tutta la nostra ammirazione.
RispondiEliminaE' un grande e può insegnarci molto.
RispondiEliminaammiro quest'uomo,è un grande!
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