venerdì 16 febbraio 2018

Diabolik

http://www.255.gallery/raw/portfolio/diabolika-mano-enzo-facciolo/

Era l’ottobre del 1963 quando Facciolo dava forma per la prima volta al suo Diabolik, realizzando il celebre numero “L’impiccato”. Da quel momento, le caratteristiche grafiche del personaggio, sono rimaste immutate e uniche nel loro genere. Una maschera che lascia scoperti occhi accigliati, un pugnale scagliato verso i lettori – divenuto poi logo della casa editrice Astorina –, un volto ispirato all’attore hollywoodiano Robert Taylor sono gli ingredienti inconfondibili di Diabolik, ladro affascinante e fuoriclasse della guida spericolata a bordo della sua Jaguar E-Type del 1955. Una figura inafferrabile che non invecchia, non rinuncia alla violenza, nonostante la fedele compagna Eva Kant l’abbia ammorbidito nel tempo, non è conformista né teme di schierarsi su alcuni dei temi più caldi dell’attualità: dalla corruzione ai disagi psichici, passando per mafia e terrorismo.
Così, con un magnetismo che non conosce paragoni, il «Re del Terrore», arrivato in edicola nel novembre del 1962, ha macinato più di 55 anni di successi, con 850 episodi pubblicati, consacrandosi a personaggio immortale.Se le sorelle Giussani sono le mamme di Diabolik, Enzo Facciolo, disegnatore, classe 1931, può a tutti gli effetti esserne considerato il papà.




Nel 1954 inizia a collaborare con la Pagot film eseguendo spot pubblicitari e cortometraggi, mentre nel 1959 esordisce nel fumetto scrivendo e disegnando la serie Clint due colpi. Nel 1963 con l'episodio n.10 "L'impiccato", approda a Diabolik, ridefinendo la caratterizzazione grafica dei personaggi. In quel tempo lavorerà particolarmente a fianco dei disegnatori Glauco Coretti e Armando Bonato, formando all'interno della casa editrice Astorina, una volta con l'uno, e una volta con l'altro, una coppia, i cui disegni, per la forza espressiva e il grande livello artistico, resteranno nella memoria collettiva dei lettori di ieri e di oggi, in particolare da ricordare, insieme a  Glauco Coretti, la realizzazione dei disegni del leggendario albo, "Diabolik, chi sei?". Nel frattempo, inizierà anche una prolifica collaborazione con il grafico e pittore "pop" Elio Silvestri, ( insieme affitteranno anche una stanza nella casa editrice Astorina, sita in via Boccaccio a Milano) disegnando cartoni animati, campagne pubblicitarie, e illustrazioni di ogni genere, disegneranno anche il famoso pulcino nero "Calimero" per la pubblicità della Miralanza su Carosello.
Nel 1979 lascerà Diabolik per dedicarsi alla grafica pubblicitaria, andrà a New York da un amico che ha aperto negli stati uniti un'agenzia pubblicitaria, decide di diventarne socio e di aprire a sua volta una succursale italiana, nominata inizialmente " Ronne Bonder studio" poi diventata "meta". Negli anni successivi, lavora per le più importanti agenzie italiane di pubblicità, e realizza graficamente campagne per Ferrarelle, Collistar, Alitalia, Fernet Branca, e molte altre ancora. Nel 1998 decide di tornare a disegnare Diabolik, amore mai dimenticato, con l'episodio "la luce del male".
Dal 2009 inizia la collaborazione con la galleria d'arte "spazio papel" di Milano, da questa collaborazione verranno organizzate a cadenza annuale, delle mostre personali di disegni originali di grafica, con relative cartelle portfolio contenenti le riproduzioni delle stampe in esposizione, tutte le cartelle grafiche avranno la prestigiosa presentazione e introduzione critica dello storico e studioso di fumetto italiano e internazionale Gianni Brunoro.


































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