martedì 26 luglio 2016

Marta Marzotto e il caftano



Era da un po' di tempo che volevo parlare di Marta Marzotto e del suo modo di vestire e oggi, per combinazione, sono incappata qui:
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in un vecchio articolo proprio su questo argomento.





Il succo dell'articolo è questo:


Marta Marzotto è una delle persone più simpatiche e solari del jet set e ha saputo inventarsi uno stile inconfondibile basato su un capo semplicissimo ed eccentrico ad un tempo: il caftano, che lei indossa in qualsiasi occasione ottenendo un effetto molto sofisticato.
Marta indossa caftani di tutte le etnie, di tutti i tessuti e di tutti i colori rendendo speciali anche i più semplici con cascate di collane etniche, bracciali manichette, ricami dorati, il tutto in un mix di vero e fasullo che su di lei ha un effetto molto elegante.









Il caftano nasce intorno al 600 a.c. in Persia: è lungo fino ai piedi, maniche svasate, scollatura profonda, e porta con sé un’eleganza dal sapore Mediterraneo, che influenza fin dal XII secolo l’abbigliamento maschile. Fino a tutto l’800, nelle versioni più sontuose, era un capo offerto in dono a capi di governo, ambasciatori e notabili, da cui il suo altro nome, robe of honor. Fino ad entrare nella cultura Occidentale, come parte della scena internazionale della moda. Siamo agli anni 50. 
Da allora fino ad oggi questo capo di abbigliamento non ha mai visto oscurarsi il suo appeal. Da Diana Vreeland a Yves Sait Laurent, da Dior a Nina Ricci, da Pucci a Valentino, da Blumarine a Cavalli, tutti gli stilisti lo hanno amato e proposto.
E i personaggi più famosi del jet set l'hanno indossato: i Beatles, Jean Shrimpton, Mia Farrow, Joan Baez, Lee Radziwill, Jackie Kennedy, Marella Aggnelli, Barbara Hutton...tutte se ne sono innamorate, ma quella che ne ha fatto la propria divisa è Marta Marzotto, tanto che nominare il caftano significa nominare anche lei.




Figlia di un casellante delle ferrovie e di una mondina, vive i primi anni della sua vita a Mortara, in Lomellina, e inizia a lavorare giovanissima, dapprima come mondina, poi come apprendista sarta e in seguito come modella presso la sartoria delle sorelle Aguzzi, di Milano. Proprio nell'ambiente della moda, all'inizio degli anni cinquanta, conosce il conte Umberto Marzotto, vicentino di Valdagno, comproprietario con altri fratelli dell'omonima industria tessile.
Dopo due anni di fidanzamento, si sposano il 18 dicembre 1954 e dalla loro unione nascono cinque figli.
Anche dopo il divorzio, Marta continua ad usare il cognome dell'ex marito. Dalla fine degli anni sessanta è la figura femminile dominante nella pittura e nella vita privata di Renato Guttuso.
Quest'ultimo, dopo averla conosciuta nel salotto dei Marchi a Milano, la rappresenta in molte opere fino a che  il rapporto tra i due cessa improvvisamente dopo circa venti anni.





Animatrice di salotti, stilista e disegnatrice di gioielli, Marta è il classico esempio della donna che rimane sempre se stessa, in qualsiasi ambiente si trovi. Nonostante abbia avuto una scarsa istruzione, ha saputo diventare una regina dei salotti e conquistare artisti e intellettuali. Evidentemente la sua intelligenza e il suo charme l'hanno sempre sostenuta, infatti viene sempre raccontata come persona semplice, simpatica e alla mano, cosa poco comune ad altre persone che hanno dato la scalata al successo.
Naturalmente io non la conosco, ma di lei mi piace il sorriso immancabile e la scelta di quei  tessuti e quei colori magici di cui sa circondarsi. E' una donna elegante anche se indossa sempre scarpe comode!! Non è MOLTO intelligente?














































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