martedì 20 agosto 2019

L'auto e la pubblicità

Già durante il Rinascimento erano stati ideati e disegnati modelli di carri in grado di spostarsi da soli, progetti destinati tuttavia a rimanere a lungo sulla carta, ma l'idea di inventare qualcosa  che potesse essere veramente alternativo alla trazione animale era un bocconcino troppo stuzzicante per finire nel dimenticatoio. Fu rispolverato nel secolo dei Lumi, ma fu solo verso la fine dell'Ottocento che l'autovettura divenne per la prima volta un mezzo in grado di fare concorrenza alla carrozza.
All'inizio le automobili erano, o sembravano, tutte uguali, poi, poco a poco incominciarono a differenziarsi e diventarono berline, cabriolet, limousine. Nel Novecento, perfino gli intellettuali si interessarono a queste diavolerie e nel Manifesto del Futurismo celebrarono la bellezza della velocità, che si ritrova nei quadri di Giacomo Balla e Fortunato Depero.
Anche i primi manifesti pubblicitari dell'auto porteranno firme illustri e colte, e continueranno ad accompagnare per tutto il secolo l'evoluzione  del cavallo d'acciaio. 














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