domenica 7 dicembre 2014

Arabella Lennox-Boyd

Lo so che è sciocco e imprudente sognare di vivere la vita altrui, ma in questo caso forse varrebbe la pena di rischiare... e poi un sogno è un sogno, così leggero e impalpabile che si dilegua in un attimo e ci permette di ritornare senza scosse alla nostra vita, bella, brutta o mediocre che sia.

Arabella Lennox-Boyd, paesaggista, italiana di nascita ma inglese di adozione, è una donna che ha passato quarant'anni della sua vita a disegnare giardini, a realizzarli e a viverci dentro.

Di lei si dice che "la fortunata tradizione giardiniera affermatasi in Inghilterra  a partire dai primi anni del Novecento , con le coloratissime bordure di erbacee perenni inventate da Gertrude Jekyll, le "stanze verdi" proposte da Lawrence Johnston, l'armoniosa convivenza fra il rigore geometrico dei tracciati e l'esuberanza un po' disordinata delle piantagioni ottenuta a Sissinghurst da Vita Sackville-West, è rifiorita, dopo essere stata opportunamente ravvivata e rivisitata da questa garden designer, nei raffinati spazi verdi progettati un po' in tutta Europa."


Arabella all'inizio della sua carriera
Trascorrere gran parte della propria vita assecondando un talento naturale  e vederlo crescere in un contesto fatto di profumi, forme e colori impareggiabili non è da tutti. E poi la condivisione, il successo e la tranquillità economica..., obiettivi raggiunti probabilmente con l'impegno, l'intelligenza, il gusto e magari anche un pizzico di fortuna, almeno all'apparenza.

Arabella ha realizzato giardini di classe non solo in Europa ma anche in Giappone, in Messico, negli States, ha scritto libri, ha formato giovani talenti, ha vinto cinque medaglie al Chelsea Flower Show.


















































Sposata con Sir Mark Lennox-Boyd, si divide tra la tenuta nel Lancashire, Londra e Palazzo Parisi, la sua casa di quando era bambina.




Alle scoppio della II Guerra Mondiale, il padre di Arabella aveva acquistato questo palazzo del XV secolo, già proprietà di papi, sul punto più alto di Oliveto, villaggio medievale tra i colli e i boschi della Sabinia. Voleva dedicarsi all'agricoltura, ma il terreno era troppo scosceso per le coltivazioni e per di più raggiungibile solo a dorso di mulo. Il progetto dunque non ebbe seguito, ma nel 2001, alla morte del padre, Arabella decise di trasformare Palazzo Parisi in un elegante casa di campagna , ristrutturando completamente l'immobile e creando un giardino meraviglioso.




Questa bellissima casa si può affittare da maggio ad ottobre ed è fornita di ogni comfort.







































Niente male per ritemprare il corpo e lo spirito....

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