Zaansche Schans è una piccola comunità di 40 case situata a nord-est di Amsterdam, sulla banchina del fiume Zaan.
Nel XVIII secolo questa regione era un'area industriale con oltre 700 mulini a vento. Molti di questi storici mulini ed alcune case sono ancora in ottimo stato e rappresentano una forte attrazione turistica.
I primi mulini furono costruiti nel 1321, ne seguirono molti altri che venivano usati per macinare la farina, ma anche come frantoi per l'olio, per la carta, per il cacao, la mostarda , il cemento e altro ancora.
Verso la fine dell'800 il numero dei mulini diminuì drasticamente, sostituiti dai motori a vapore e per questo nel 1925 l'Associazione "Vereninging De Zaansche Molen" decise di conservare i mulini "sopravvissuti" per il futuro, per mostrare cioè alle nuove generazioni la storia dei mulini a vento della zona, il modo di vivere del passato, la cultura e le tradizioni che si sono sviluppate ai piedi di questi piccoli giganti.
Tra le varie funzioni svolte dai mulini c'era e c'è anche quella di drenare il terreno spesso sommerso dall'acqua. Gran parte del territorio olandese si trova infatti sotto il livello del mare, per cui per evitare inondazioni, sono state costruite dighe a difesa di campi e villaggi.
Tutto questo mi ha fatto tornare in mente una storia letta tanti anni fa nei libri delle scuola elementare, che raccontava di un bambino olandese che per una notte intera era rimasto con il dito infilato nella fessura di una diga per impedire che il mare allagasse le campagne coltivate e il villaggio, fino a quando non arrivarono gli uomini a soccorrerlo e a riparare la falla. Penso che tutti quelli che hanno frequentato la scuola elementare negli anni Cinquanta ricordino la storia di questo piccolo eroe.
Oggi ho cercato il suo nome in internet . Si chiamava Hans Brinker e a quanto pare nel suo Paese è diventato il simbolo delle sfide impossibili.
Dalla storia di questo ragazzo, la scrittrice americana Mary Mapes Dodge trasse il romanzo I pattini d'argento, un libro che mi ha tenuto compagnia nella mia infanzia, con Il giardino segreto, Il piccolo Lord e Piccole Donne.
Ricordo bene la storia dell'eroico ragazzino! E anche quella del povero padre di famiglia che veniva operato in casa (!) da un generoso luminare e riacquistava il ben dell'intelletto. Mi regalarono Pattini d'argento E Piccole donne per la prima Comunione. Quante volte li ho letti!
RispondiEliminaE chi non se lo ricorda il piccolo eroe di Harlem?? Ci abbiamo quasi pianto tutti, alle elementari!
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