The Butler
Recensione
Interessante film “The Butler” con il terribile sottotitolo “Un maggiordomo alla Casa Bianca”.
Un film che evita il rischio di essere didascalico e troppo documentarista grazie alla visione contemporanea di scene della vita di Cecil Gaines, Forest Whitaker il maggiordomo appunto, visto sia nell’esercizio delle sue funzioni, che nella dimensione famigliare.
Cecil Gaines è nato in una piantagione di cotone delle Georgia all’inizio degli anni 20 del secolo scorso… ha provato sulla sua pelle il razzismo più crudele.
Come compenso delle ingiustizie vissute, viene educato a diventare un ottimo “negro di casa”, da miss Annabeth, una squisita Vanessa Redgrave, assumendo modi da perfetto servitore. E a questa educazione dovrà la sua fortuna, quando, abbandonata la piantagione, arriva a Washington ed entra addirittura alla Casa Bianca.
Servirà sette presidenti e le loro famiglie da Eisenhower a Reagan sempre con grande competenza e dignità, mentre la sua famiglia attraversa da protagonista le tensioni razziali, la guerra del Vietnam fino all’elezione di Obama.
La storia, vera, si ispira a quella di Eugene Allen ed è diretta da Lee Daniels con mano ferma e con grande cura ai particolari…notevoli i cammei di Jane Fonda che tratteggia perfettamente, in poche apparizioni, la figurina elegante e nervosa, sempre in abiti rossi, (ricordiamo quello lungo rosso e nero???? ) di Nancy Reagan..o l’ironico Robin Williams nel bonario e cadente presidente Eisenhower.
Ma certo domina l’interpretazione di Oprah Winfrey, la regina dei talk show, splendida Gloria Gaines, moglie affettuosa e leale, madre sofferente, che riesce ad essere sempre fedele e generosa anche quando è vittima dell’alcolismo e della depressione. Tutta da vedere la cena di stato alla quale il maggiordomo e la consorte vengono invitati…
Interessanti sono gli inserimenti di brani stralciati dai filmati dell’epoca, con le immagini della lotta per il riconoscimento dei diritti civili….La telecamera, seguendo affannosamente l’avvicendarsi delle situazioni con i suoi colori sparati e il movimento convulso, riesce a far rivivere con intensità i momenti di tensione e di oltraggio.
Withaker è ottimo …l’atteggiamento di Cecil Gaines di fronte alla ribellione di un figlio e al sacrificio dell’altro, la sua difficoltà a comprendere l’evoluzione della storia, di cui è protagonista e al tempo stesso spettatore, sono rese dalla sua espressione amabile e a volte sbalordita, in modo perfetto.
Infatti per lui, educato ad essere invisibile, quasi a confondersi con le pareti e grato per l' ascesa sociale della sua famiglia, non riesce ad esprimere un impegno politico personale.
Solo dopo la sua intima tragedia e la delusione inflittagli da un presidente apparentemente amico, si dimetterà per affiancare il figlio nella sua lotta civile.
Film di spessore, anche questo candidato a qualche Oscar e comunque da vedere….
paola
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