e la boa dei 60 anni è arrivata anche per John Travolta, uno dei miei attori preferiti.
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Ultimo di sei figli, John Travolta nasce il diciotto febbraio 1954 a Englewood, nel New Jersey. Suo padre, Salvatore, un commerciante, gioca a tempo perso in una formazione semiprofessionista di calcio; la madre Helen è vocalist in un gruppo e insegna teatro a scuola. Sulle orme di sua madre, John già a dodici anni si ritrova a recitare in spettacoli teatrali e a partecipare a musical nella sua città; contemporaneamente prende lezioni di ballo: tra i suoi insegnanti c'è anche il fratello di Gene Kelly, Fred.
A sedici anni Travolta abbandona definitivamente gli studi per dedicarsi a tempo pieno alla carriera di attore. Abbandona la sua piccola città e nel 1972 debutta a Broadway in 'Rain'. Ha una parte in The devil's rain (pellicola horror) nel 1975, stesso anno del suo esordio anche sul piccolo schermo nei panni di Vinne Barbarino, uno dei personaggi della sitcom 'Welcome back, kotter'. Il 1976 va considerato un momento di svolta per Travolta: non solo Brian de Palma lo sceglie per una parte in Carrie - Lo sguardo di Satana, ma il giovane attore si afferma anche come cantante, incidendo una serie di dischi - 'Can't let go', 'John Travolta' e 'Travolta fever' - riassunti dal singolo di maggiore successo, 'Let her in'. L'anno dopo, nel 1977, ecco il film che lo consacra definitivamente: sulle note dei Bee Gees, La febbre del sabato sera, di John Badham, che diviene immediatamente un fenomeno cinematografico - e l'emblema di una generazione - e che incassa più di trecentocinquanta milioni di dollari. Con questa pellicola, oltre a conquistarsi la sua prima nomination agli Oscar, Travolta diviene immediatamente l'icona di un'epoca.
Nel 1978 Grease (adattamento per il cinema da una commedia musicale degli anni Cinquanta) non fa che confermare, ampliandolo, il successo. John Travolta e l'interprete femminile del film, Olivia Newton-John, sono la coppia che fa sognare i giovani di tutto il mondo; anche in questo caso, come per il precedente film, alla fortuna cinematografica si aggiunge quella discografica della colonna sonora. Mentre gli anni Settanta sono il periodo dell'affermazione indiscussa, gli anni Ottanta presentano per Travolta una doppia faccia: all'inizio i nuovi successi - nel 1980 e nel 1983 - di Urban Cowboy e del sequel (diretto da Sylvester Stallone) de La febbre del sabato sera, Staying alive; poi, però, seguono anni di difficoltà e di parziale silenzio (Due come noi, del 1983, interpetato pochi mesi dopo Staying alive insieme a Olivia Newton-John, è un insuccesso totale; sorte non migliore tocca nell'85 a Perfect).
Di questo periodo è anche la serie fortunata dei Senti chi parla, ma bisogna in realtà attendere il 1994, e l'autore fenomeno Quentin Tarantino, perché John Travolta ritrovi un ruolo (quello del criminale implacabile e insieme bonario Vincent Vega) di primo piano e di grande successo in Pulp fiction. Da questo momento Travolta (che nel frattempo ha avuto da Kelly Preston, sposata nel'92, un figlio, Jett) è nuovamente uno degli attori più richiesti di Hollywood.
Frattanto, nel 1992, Broken Arrow (1996), Phenomenon (1996), I colori della vittoria (ritratto di un presidente degli Stati Uniti sul modello di Bill Clinton) e La figlia del generale( 1999) e Face off sono tutti buoni successi. Segue anche un omaggio a Scientology (setta religiosa di cui l'attore è un adepto e che gode di molta fortuna tra le star di Hollywood) e al suo fondatore: Battaglia sulla Terra è infatti tratto da una storia di L. Rob Hubbard dallo stesso titolo. Nel 2001, affiancato da Halle Berry, ha interpretato la spia internazionale Gabriel Shear in Swordfish e poi un film che a me è piaciuto molto, Unico testimone.
Dopo la tragica morte del figlio Jett, Travolta, che ha altri due figli Ella, 14 anni e Benjamin, nato nel 2010, voleva smettere con la recitazione. «Pensavo che non sarei più tornato su un set». Invece ora un paio di film lo vedranno in ruoli da duro. Quest'anno uscirà il poker movie The Forger e poi sarà John Gotti nella biografia dedicata al famoso personaggio della mafia, pellicola che uscirà nel 2015. Ma ha ancora un'ambizione inespressa: recitare nel ruolo del cattivo in un Bond movie. «Mi piacerebbe moltissimo. Non succederà nel prossimo film ma ne ho parlato con i produttori, magari un giorno succederà».
Il personaggio di John Travolta nei lunghi anno della sua carriera, è stato oggetto, come del resto inevitabile per le star, di vari pettegolezzi sui giornali. Non è ben vista la sua adesione al credo di Ron Hubbard, ci sono state insinuazioni sui suoi gusti sessuali e altrettante deduzioni sulla salute del figlio morto prematuramente. Queste non sono cose che devono interessare chi giudica un attore. Quello che conta è il suo lavoro, come recita e quale vita dà ai suoi personaggi.Il resto fa parte della sua vita privata e nessuno lo deve giudicare. Io lo trovo bravissimo. Mi piaceva da giovane ballerino, seppure lo trovassi decisamente burino, mi piaceva come giovane tassista in senti chi parla e mi piace ancor di più come uomo maturo nei film degli ultimi anni, dove non ha più il fisico di una volta, ma dove mi pare il fascino abbia acquistato spessore. Ora aspetto di vederlo come mafioso nella prossima pellicola.
Condivido il tuo apprezzamento di questo attore, soprattutto nella sua maturità artistica e non solo.
RispondiEliminaAnche a me piace Travolta. Quello dei tempi di Greese e quello di oggi. Lo ritengo molto bravo e simpatico. E al diavolo tutte le chiacchiere!
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