Dindi ha pubblicato recentemente un post dedicato al fuoco nel camino e al calore, non solo fisico, di questo elemento d'arredo. Fin dalla notte dei tempi il fuoco ha rappresentato per l'uomo la casa, la famiglia, la sicurezza, concetti che riprendono vita e sostanza ogni volta che ci capita di osservare la fantastica danza delle fiamme che da un camino sprigionano luce e calore.
Io ho la fortuna di avere un camino nella mia casa e in questo periodo dell'anno ne faccio ampio uso specialmente la sera e la domenica, quando posso apprezzarne tutte le virtù.
Certo non è stato facile per l'uomo imbrigliare il fuoco e portarlo all'interno delle mura domestiche e ne hanno fatta di strada i primi rudimentali camini di epoca ellenistica per diventare le raffinate fonti di luce e calore nelle dimore ottocentesche!
L'uomo d'altra parte, oltre alle sue innegabili virtù, ha imparato a conoscere anche le insidie e i pericoli del fuoco ed ecco allora che crea il parascintille, o parafuoco, che nel medioevo ha una forma molto semplice e pratica, mentre dal XVI secolo in poi diventa un elemento d'arredo decorativo, che per forme e materiali sollecita la fantasia di artisti e artigiani.Guardare per credere...
I più belli sono quelli "a cavalletto", formati da una cornice retta da montanti laterali che poggiano su quattro gambe divaricate ad arco, con inserito nella cornice un telaio rivestito di stoffa ricamata o di seta. Ci sono poi i parafuoco "a saliscendi", "ad asta", "a ventaglio" formati da fogli di metallo traforati, altri più piccoli ,utilizzati per i caminetti nelle camere da letto, fatti di pannelli di bronzo, ottone o vetro soffiato.
Ovviamente da quando le case si sono dotate di altri mezzi di riscaldamento, i camini sono andati via via scomparendo, e i famosi parascintille di epoca vittoriana sono diventati appannaggio dei collezionisti e degli amanti degli oggetti del passato, ma continuano a mantenere il loro fascino incantato.
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