giovedì 2 marzo 2017

La red telephone box







Ho sentito dire in tv che uno dei simboli più identificativi di Londra è a rischio di estinzione. Le famose cabine telefoniche rosse, in tempo di smartphone, non servono quasi più a nessuno, diventano rifugio di senzatetto ed espositori gratuiti di biglietti da visita di locali e prostitute. Mantenerle pulite ed efficienti è molto costoso, per cui o si trova il modo di riciclarle, o verranno smantellate con  buona pace dei turisti e dei londinesi affezionati ai simboli della loro città.
 E' stato perfino indetto un concorso per trovare idee innovative e vedremo che cosa ne uscirà. Per ora, da qualche parte, la si usa come luogo per il book-crossing, come ho raccontato qui:   http://ilclandimariapia.blogspot.it/2016/03/da-il-libraio.html






La prima vera cabina telefonica rossa, fu introdotta nel 1920, chiamata K1 (Kiosk1), ma non era rossa e non piaceva tanto ai londinesi, così nel 1923 fu indetto un concorso ma nessuna proposta piacque.  La Royal Fine Arts Commission, organizzò allora un altro concorso riservato solo a tre architetti selezionati, tra cui Giles Gilbert Scott famoso per la Centrale elettrica di Battersea e per la Cattedrale di Liverpool.
L’architetto Scott propose di costruire la cabina telefonica (K2) in acciaio e di colore grigio-argento, ma il Post Office preferì la ghisa e il colore rosso, perché le cabine dovevano essere subito viste anche da lontano.
Con il passare degli anni la red box ha subito qualche variante migliorativa e siamo arrivati oggi alla K8, più leggera, un po' più bassa, con la porta in teak, ma sempre rossa e con la corona reale dorata disegnata sulla parte alta.
Credo che sapremo a breve cosa decideranno gli inglesi per questa loro icona apprezzata dai turisti di tutto il mondo. Io spero che trovino il modo di preservarla, perchè mentre le cabine telefoniche che avevamo qui in Italia erano anonime e prive di identità,per cui non si sentirà la loro mancanza, per quelle inglesi è un altro paio di maniche e non sarebbe giusto metterle nel dimenticatoio.

























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