sabato 11 marzo 2017

4 libri

Visto che ultimamente mi sono appassionata alle storie di Fredrik Backman (L'uomo che metteva in ordine il mondo e Mia nonna saluta e chiede scusa), ho comprato questo libro perchè la copertina mi lasciava supporre che si trattasse di qualcosa del genere. 





E in effetti è così, anche se questo scrittore non mi pare all'altezza del primo. Il libro, comunque, è piacevole, fa sorridere e fa pensare. Ci ritroviamo spesso nelle situazioni in cui si trova il nostro Frank e non possiamo che sentirci solidali con lui. La lezione che ci insegna è che dobbiamo rimanere attaccati alla vita, anche in situazioni spiacevoli, anche in età avanzata, che dobbiamo davvero cercare quello che c'è di buono. Non è poco, per un libro di evasione, no? Eppure ho letto molte recensioni completamente negative.  Forse da parte di lettori molto più giovani di me.....

«Ne giorno del suo ottantunesimo compleanno, Frank Derrick fu investito dal furgone del lattaio. Avrebbe preferito un buono per l'acquisto di un libro, o un paio di gemelli per la camicia, ma è il pensiero che conta.»

Frank, neo-ottantunenne, abita con il gatto Bibì in una tipica cittadina inglese; colleziona dvd, sperpera i suoi pochi denari alle fiere parrocchiali e tenta disperatamente di evitare gli scocciatori che bussano alla sua porta. Prima era abbastanza in gamba per riempire decorosamente le sue giornate, ma ora con un braccio e un piede fratturati, la vita gli appare decisamente grigia. Fino a quando non fa irruzione nel suo tran-tran Kelly Natale, professione assistente a domicilio. Con la sua utilitaria azzurra, un parcheggio da far rizzare i capelli in testa, una serena tenacia e la risata pronta, Kelly trasforma la vita di Frank. E gli ricorda che fuori dei muri di casa c’è un mondo avventuroso per chiunque, anche per chi ha ottantun anni. «La fantastica storia dell’ottantunenne investito dal camioncino del latte» è un romanzo commovente e allegro, tenero e spiritoso. È la storia esemplare di una vita né famosa né disastrosa, ma comunque unica e straordinaria, come ogni vita. 






E poi sono tornata al giallo, anche se di matrice svedese e se mi ero ripromessa: basta con i nordici! Ma in libreria c'erano grandi sconti e allora ho voluto rischiare. Mi è andata bene. Il libro non è niente male, anche se non lo definirei un thriller. La storia tiene agganciati, si vuole scoprire dove sia finita la piccola Licke e si vuole anche scoprire se Ellen troverà un po' di felicità sentimentale. Quindi il libro lo si legge molto velocemente, trascurando qualche piccola pecca. Ad esempio: gli indizi che farebbero pensare al lettore che il/la colpevole sia via via ciascuno dei personaggi implicati, sono piuttosto inconsistenti, tranne in un caso, dove però manca il movente....lo svolgersi della storia sentimentale di Ellen lascia un po' perplessi. Ma l'autrice è alle prime armi, quindi diamole il tempo di affinarsi e godiamoci questa storia, abbastanza bella.

A Stoccolma è un freddo e piovoso venerdì di maggio, quando la piccola Lycke, di soli otto anni, scompare improvvisamente nel centro della città. La rete televisiva nazionale si lancia subito sulla notizia e manda sul campo un'inviata specializzata in cronaca nera, Ellen Tamm. Chi ha visto Lycke per l'ultima volta? Chi sono i suoi genitori? Il padre e la madre di Lycke sono separati ed è stata la nuova moglie del padre ad accompagnare la bambina al centro sportivo, dove se ne sono perse le tracce. La donna, madre a sua volta da poco, racconta la sua versione dei fatti, ma ci sono delle zone d'ombra nella testimonianza. La tata che ha cresciuto la bambina è chiusa nel dolore. La madre di Lycke invece è imperscrutabile, soffre ancora il peso del divorzio e di una depressione post partum mai affrontata. Il padre, dal canto suo, non si dà pace. Nel frattempo Ellen si impegna in una ricerca spasmodica, nonostante la corruzione della polizia, i sempre più strani comportamenti dei genitori di Lycke e le frecciate velenose dei colleghi. Ma ha deciso di fare il possibile per fronteggiare la situazione da vera professionista, perché questo caso le ricorda da vicino ciò che conosce sin troppo bene: segreti di famiglia, bugie, inganni che la obbligheranno a confrontarsi con il proprio doloroso passato, mentre le speranze di ritrovare la bambina scomparsa si assottigliano... 







Cinque persone si trovano intorno a una fossa. A turno, ognuna di loro è costretta a scavare per dare sepoltura a un cadavere. Ma si tratta di una buca piccola: il corpo non è quello di un adulto. Una vita innocente è stata sacrificata per siglare un oscuro patto di sangue. E il segreto che lega i presenti è destinato a essere sepolto sotto terra. Anni dopo, la direttrice di una scuola viene brutalmente assassinata: è solo il primo di una serie di agghiaccianti delitti che terrorizzano la regione della Black Country, in Inghilterra. Il compito di seguire e fermare questa orribile scia di sangue viene affidato alla detective Kim Stone. Quando però nel corso delle indagini tornano alla luce anche i resti di un altro corpo sepolto molto tempo prima, Kim capisce che le radici del male vanno cercate nel passato e che per fermare il killer una volta per tutte dovrà confrontarsi con i propri demoni personali, che ha tenuto rinchiusi troppo a lungo..


Un altro giallo, questa volta la scena dove si svolge l'azione è l'Inghilterra.
Niente male questo racconto, dove ho fatto un po' fatica ad inoltrarmi, all'inizio, per via dei vari nomi dei colleghi della squadra investigativa ( il problema è mio...)
Sono di moda le poliziotte donna, don un passato travagliato, con una grande intelligenza e un grande acume investigativo. Kim Stone fa parte di questo filone: incapace di costruire validi rapporti interpersonali, la nostra detective è uno spirito libero, sempre in lotta con i suoi superiori, per seguire l'istinto che la porta a scovare i colpevoli, è però una donna estremamente sensibile e generosa.Si finisce con l'apprezzarla.
Il ritmo del racconto è incalzante, passa dalla narrazione delle vicende presenti, a quello che è successo in passato, ai pensieri del killer e ci troviamo catturati dagli eventi, cercando di capire chi possa essere il colpevole.


E poi mi sono affrettata a comprare la seconda avventura di Kim Stone, in e-book, per averlo immediatamente.
Mi era piaciuto di più il primo, perchè qui, più che cercare di capire chi è il colpevole, assistiamo alla lotta psicologica della nostra detective, con una psichiatra che non ha risolto nemmeno lei i problemi nati nella sua infanzia. Il libro è gradevole, ben scritto e ben costruito. Il personaggio principale acquista forza, gli altri che fanno da contorno, un po' meno. Spero che la prossima avventura di Kim sia un po' più avvincente, perchè sono certa che la leggerò.





Quando viene rinvenuto il cadavere di uno stupratore, la detective Kim Stone e il suo team sono chiamati a investigare. 
Sembra un semplice caso di vendetta personale, ma l’omicidio è solo il primo di una serie di delitti che via via diventano più cruenti. È evidente che dietro tutto questo c’è qualcuno con un piano preciso da realizzare. Mentre le indagini si fanno sempre più frenetiche, Kim si ritrova nel mirino di un individuo spietato e deciso a mettere in atto il proprio progetto criminale, a qualunque costo. Contro un sociopatico che sembra conoscere ogni sua debolezza, la detective Stone si rende conto che ogni mossa potrebbe esserle letale. E così, mentre il numero delle vittime continua a crescere, Kim dovrà considerare ogni minima traccia, perché con un avversario del genere anche la più remota pista va percorsa per fermare il massacro. E questa volta è una questione personale. 

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