Quando ero una ragazzina, in casa mia eravamo abbonati a Selezione del Reader's Digest. Per la verità per noi sorelle era un peso, perchè nostro padre ci trovava sempre articoli per lui interessantissimi e ci invitava pressantemente a leggerli, mentre a noi, di solito, non ne importava un fico secco. Erano sempre argomenti troppo lontani dalla nostra realtà.
L'altra faccia della medaglia, però, erano i volumi con i condensati dei romanzi più in voga, che arrivavano mensilmente.
Mi rendo conto adesso che leggere il riassunto di un libro non è il massimo, ma allora mi ci buttavo a pesce: ogni mese erano almeno quattro storie nuove da godere.
E' da pochi anni che mi sono liberata di questi volumi che erano rimasti ad intasare le librerie di casa, sempre troppo piene.
Di quelle storie me ne sono rimaste in mente tre o quattro, che mi erano piaciute particolarmente , ma il ricordo è abbastanza vago e dei titoli, soltanto uno mi è rimasto impresso. Gli altri sono andati perduti nei meandri della memoria.
Qualche giorno fa mi sono decisa e ho cercato su ebay quello di cui ricordavo il titolo. L'ho comprato, l'ho riletto e ancora mi è piaciuto. Si tratta di "Dove sono i bambini?" Di Mary Higgins Clark, uno dei suoi primi romanzi, se non il primo in assoluto.
La Higgins Clark è una scrittrice che non ho mai voluto conoscere per partito preso. Come mai? Per prima cosa perchè pensavo scrivesse melensaggini giallo-rosa, senza adeguata suspence e poi perchè ogni tanto ci sono degli scrittori che credo mi piacerebbe leggere, ma poichè so che sono molto prolifici, evito di proposito di affrontarli dato che mi conosco bene e so quale sia, poi, l'ansia di possesso che mi prende, con quel voler comprare e leggere TUTTA la bibliografia di un autore. E' una malattia mentale?
Comunque ho scoperto che questa autrice non fa certo letteratura da premio nobel, ma è quello che io cerco: coinvolgimento, suspence, scorrevolezza, DIVERTIMENTO.
Dove sono i bambini? tiene con il fiato sospeso; i capitoli sono brevi e lasciano la voglia di continuare la lettura per veder cosa succederà in quello seguente; il finale mi suonava "già sentito", ma il libro l'avevo già letto, quindi non posso pretendere il colpo di scena .....
Allora sulla scrittrice mi sono ricreduta e poichè ho la fortuna di avere una zia con le mie stesse tare mentali, andrò a saccheggiare la sua biblioteca, che contiene TUTTI i libri della Higgins Clark.
Nancy ha saputo affrontare la tragica fine del suo primo matrimonio e soprattutto superare il trauma della macabra morte dei due figlioletti, con il suo terribile strascico: i sospetti, l'ostilità della stampa e dell'opinione pubblica. Ora, dopo aver cambiato nome e perfino aspetto, vive serena a Cape Cod, con il nuovo marito e i due bambini avuti da lui. Ma una mattina, quando si affaccia in giardino per cercare i suoi piccoli e trova solo un guantino rosso, capisce con orrore che l'incubo sta ricominciando...
Anche il mio maestro di 4° e 5° elementare ci spronava a leggere Selezione e il sabato pomeriggio, dedicato alla lettura, ci distribuiva i numeri vecchi....erano due ore piacevoli e rilassanti.... Anne
RispondiEliminaMagari quel numero di Selezione di cui hai pubblicato la copertina c'era anche a casa mia.
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