Nell'atrio di casa mia tengo questa piccola rastrelliera con alcuni bastoni da passeggio. Tempo fa mi era venuta voglia di collezionarli, poi ci ho ripensato e così sono rimasta con questi pochi oggetti, certamente non preziosi, ma comunque cari perchè mi ricordano persone e luoghi particolari.
Quella del bastone è una storia molto lunga, perchè è stato il primo accessorio utilizzato dall'uomo non solo per scopi strettamente funzionali, ma anche per esprimere il potere.
E' stato attributo irrinunciabile delle antiche divinità greche come Zeus, Era , Afrodite, Hermes e viene descritto nelle mani di personaggi omerici, come Priamo, Achille, Menelao e Agamennone.
Il bastone è stato il supporto per affrontare le asperità del cammino, il bordone che accompagnava il viaggio del pellegrino.
e come bastone da passeggio entra a far parte della storia della moda e dell'eleganza. Tra il '700 e l'800 viene considerato un indispensabile complemento dell'abbigliamento maschile.
Da antico simbolo di potere il bastone di trasforma in preziosità da esibire.
L'impugnatura in particolare assume un'infinita varietà di modelli. Nel Settecento si va dalla conchiglia alla foglie d'acanto, nell'Ottocento ci si ispira al mondo animale, in particolare alle teste di cane.
I materiali si fanno sempre più preziosi, argento, avorio, a volte pietre dure incastonate. Celeberrimo quello appartenuto al re Federico II il Grande di Prussia, col fusto in canna di malacca chiara e l'impugnatura in oro rosso cesellato, decorata con una scena agreste blu smaltata di Delft.
Spesso il bastone , oltre ad avere la funzione tradizionale, serviva a celare oggetti che il gentiluomo o la gentildonna desideravano portare con sè. Nascono così i bastoni con "segreti" nascosti nell'impugnatura : carte da gioco in miniatura , dadi, sigarette fiaschette da liquore, cannocchiali, set da trucco , oppure capaci di trasformarsi in sgabelli, canne da pesca, strumenti musicali...
Quella del bastone è una storia molto lunga, perchè è stato il primo accessorio utilizzato dall'uomo non solo per scopi strettamente funzionali, ma anche per esprimere il potere.
E' stato attributo irrinunciabile delle antiche divinità greche come Zeus, Era , Afrodite, Hermes e viene descritto nelle mani di personaggi omerici, come Priamo, Achille, Menelao e Agamennone.
Il bastone è stato il supporto per affrontare le asperità del cammino, il bordone che accompagnava il viaggio del pellegrino.
e come bastone da passeggio entra a far parte della storia della moda e dell'eleganza. Tra il '700 e l'800 viene considerato un indispensabile complemento dell'abbigliamento maschile.
Da antico simbolo di potere il bastone di trasforma in preziosità da esibire.
L'impugnatura in particolare assume un'infinita varietà di modelli. Nel Settecento si va dalla conchiglia alla foglie d'acanto, nell'Ottocento ci si ispira al mondo animale, in particolare alle teste di cane.
I materiali si fanno sempre più preziosi, argento, avorio, a volte pietre dure incastonate. Celeberrimo quello appartenuto al re Federico II il Grande di Prussia, col fusto in canna di malacca chiara e l'impugnatura in oro rosso cesellato, decorata con una scena agreste blu smaltata di Delft.
Spesso il bastone , oltre ad avere la funzione tradizionale, serviva a celare oggetti che il gentiluomo o la gentildonna desideravano portare con sè. Nascono così i bastoni con "segreti" nascosti nell'impugnatura : carte da gioco in miniatura , dadi, sigarette fiaschette da liquore, cannocchiali, set da trucco , oppure capaci di trasformarsi in sgabelli, canne da pesca, strumenti musicali...
Il dandy è uno degli ultimi che, a malincuore, ripone il bastone da passeggio , tuttavia nel momento in cui esce di scena come componente d'abbigliamento, esso diventa un prezioso oggetto da collezionismo, conservando così un'eterna giovinezza.
Nessun commento:
Posta un commento