La stella di Natale
"Se hai dimenticato le
paroleper pregare, per
avvicinarti alCielo,
raccogli un mazzo diStelle
sulla collina di Taxco,portalo nella tua casa eaccendi una candela: sarà ilmiracolo della notte diNatale. Tratta da un
antico canto messicano
Narra una leggenda messicana, che
una notte di Natale di tanto tempo fa, una bambina di nome Lola, era in chiesa e
ammirava i doni che le persone più ricche, portavano all'altare.La povera bimbetta soffriva di non poter
fare altrettanto e piangendo chiese a Gesù, cosa potesse fare per dimostrargli
il suo amore. D'improvviso, una voce emerse da una luce immensa e le suggerì di
uscire e di raccogliere un fascio di sterpi di erbe qualsiasi e di portarle in
chiesa, deponendole sull'altare.Lola non se lo fece dire due volte, così, una volta raccolte le
sterpi e portatele in chiesa, vide quelle sterpi trasformarsi in rami che sulle
proprie sommità portavano quelle meravigliose stelline rosse e che alla luce
delle candele, sembravano splendere.Tutti i presenti pensarono ad un miracolo così, la Poinsettia,
divenne il simbolo del donare e dell'amore verso gli altri e da quel momento si
diffuse largamente, tant'è che in Messico presero a comparire un po' ovunque. il
suo nome in Messico è "Flor de la Noche Buena" (Fiore della Notte Santa),
proprio in virtù della leggenda .
In Francia, dove è conosciuta come
"Etoile d'amour" (Stella d'Amore), viene commercializzata anche per la Festa
della Mamma ed ha un largo mercato in molti periodi dell'anno.
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Rosa di Natale
La figlia piccola di un pastore era
intenta ad accudire il gregge del padre in un pascolo vicino Betlemme, quando
vide degli altri pastori che camminavano speditamente verso la città. Si
avvicinò e chiese loro dove andavano.I pastori risposero che quella notte era nato il bambino Gesù e
che stavano andando a rendergli omaggio portandogli dei doni.La bambina avrebbe tanto voluto andare con i
pastori per vedere il Bambino Gesù, ma non aveva niente da portare come regalo.
I pastori andarono via e lei rimase da sola e triste, così triste che cadde in
ginocchio piangendo.Le sue
lacrime cadevano nella neve e la bimba non sapeva che un angelo aveva assistito
alla sua disperazione. Quando abbassò gli occhi si accorse che le sue lacrime
erano diventate delle bellissime rose di un colore rosa pallido. Felice, si
alzò, le raccolse e partì subito verso la città.Regalò il mazzo di rose a Maria come dono per il figlio
appena nato.
Da allora, ogni anno nel mese di
dicembre fiorisce questo tipo di rosa per ricordare al mondo intero del semplice
regalo fatto con amore dalla giovane figlia del pastore.
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La melagrana
Simbolo della terra, questo frutto
rappresenta la rigenerazione della natura. Gesù viene spesso dipinto con una
melagrana in mano, che in questo caso acquista il significato simbolico di
rinascita, resurrezione. |
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L'arancia
E’ tradizione delle festività
natalizie addobbare la tavola con cesti colmi di arance.
L’arancia, il frutto dell’inverno
per antonomasia, porta con sé il calore del sole e rappresenta il Natale a
tavola per la speranza e lo splendore.
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Le ghirlande
Durante la vigilia di Natale,
mentre Gesù benediceva gli alberi di Natale, notò nel giardino di una casa un
albero ricoperto di ragnatele. Al momento della benedizione di questo albero, le
ragnatele si trasformarono in bellissime ghirlande d’oro e d’argento. Da quel
giorno le ghirlande furono adoperate per addobbare gli alberi di
Natale.
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Il biancospino
germoglia a
Natale e fiorisce a Pasqua. Segna con il suo ciclo le tappe più importanti
dell'anno cristiano.
Sono note le poetiche leggende
fiorite intorno a Gesù ricordiamo quella del biancospino: la Madonna in un
giorno d'inverno, stende i pannolini di Gesù nella siepe vicina alla casetta di
Nazareth; la spalliera erbosa prima brulla, come per miracolo, si ricopre di
fiorellini candidi e profumati: il biancospino
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Nel mondo vegetale vi
sono altre piante legate alla ricorrenza festiva, tra le quali il muschio,
l’edera, la frutta secca...
In Germania, dove foreste e boschi
sono numerosi e, si dice, popolati di gnomi, fate e folletti, per evitare i loro
scherzi, da secoli i tedeschi hanno l’abitudine di regalarsi delle Pigne. Sembra
infatti che il loro fumo tenga lontani i folletti più dispettosi!
In Francia, invece si regalano gli
Alchechengi. Questo nome non è uno scioglilingua, è il nome di una pianta che fa
frutti simili a dei lampioncini cinesi.
Il Mirto, che in Sardegna viene
usato per produrre un liquore ed in altri paesi è considerato il fiore delle
spose, in Olanda è invece considerato un fiore di Natale e alla vigilia si usa
bruciarne un ramo, in attesa della mezzanotte, quando si apriranno i
regali.
Infine la tradizione, per noi più
strana, è quella della Cina e del Giappone, dove per le feste natalizie, si
regala il Crisantemo, fiore che per noi ha un significato completamente diverso!
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