Uno dei primi libri che ricordo di aver maneggiato da bambina, prima ancora che imparassi a leggere, era un grande e spesso volume con una anonima copertina di cartone, forse nera, comunque scura. In realtà non era un libro vero e proprio, ma una raccolta di molti numeri del "Corriere dei piccoli", che i miei genitori avevano fatto rilegare per conservarli meglio. C'era anche un altro libro identico al primo, che conteneva però una raccolta del settimanale "La domenica del Corriere", una delle pubblicazioni più diffuse in Italia nel secolo scorso.
Il ricordo è molto vago ma evidentemente qualcuno in famiglia, forse una delle mie sorelle più grandi, mi indicava le vignette e leggeva per me le rime che le accompagnavano, dal momento che ritrovo nella mente i nomi di alcuni personaggi resi famosi dal Giornalino - veniva comunemente chiamato così - come Bibì e Bibò, Sor Pampurio, il signor Bonaventura, e altri ancora.
Dopo qualche anno, dei due volumi che erano finiti nel frattempo in un armadio in solaio, si persero le tracce e nessuno ricordava più la fine che avevano fatto; la cosa non mi dispiaceva più di tanto perché nel frattempo avevo imparato a leggere e la mia attenzione era tutta per i libri di lettura della scuola elementare e naturalmente per i libri illustrati da Maria Pia e da tanti altri illustratori dell'epoca.
Quasi trent'anni più tardi, più o meno verso la fine degli anni '70, fu pubblicata dalla Rizzoli una collana in 10 volumi, dal titolo "Il meglio del Corriere dei Piccoli", che proponeva una selezione delle pagine più amate del Corrierino dal 1908 al 1948.
Fabio aveva allora otto o nove anni e la collana fu tra i primi libri che entrarono a far parte della sua biblioteca, dall'infanzia all'adolescenza, e che ancora conservo gelosamente, perché i libri, come il vino, quasi sempre con il passare del tempo si gustano di più.
Quello che mi sorprende ancora oggi, sfogliando questi libri, è la quantità di informazioni che questo giornaletto - ma mi sembra alquanto riduttivo definirlo così - poteva fornire ai suoi piccoli lettori settimanalmente in materia di storia, di geografia, di scienza, di costume, di tradizioni, alternandole a racconti avventurosi e fantastici, a giochi , indovinelli e naturalmente alle immancabili vignette che non si chiamavano ancora "fumetti", perché il dialogo tra i protagonisti non era contemplato.
Visto che questo blog ha come vocazione primaria quello di occuparsi di libri, illustratori, immagini, racconti di un'epoca particolare della nostra storia e di quella del nostro paese, cercherò in futuro, se possibile, di pubblicare dai contenuti di questi volumi, qualcosa che possa essere gradito da chi ci segue.
Stupendo, hai un piccolo tesoro, anche se si tratta di raccolte.
RispondiEliminaSarebbe bellissimo vederne i contenuti.
E comunque, ho avuto modo di sfogliare albi similari (per epoca, diciamo) ed è vero che una volta erano quasi un almanacco pieno di notizie^^
Moz-