Per filo e per segno: Star Trek Into darkness
Recensione
Ed eccoci ad uno degli appuntamenti più attesi
della stagione.
È uscito il 12.mo film della serie StarTrek, diretto da J.J
Abrams, che prosegue la narrazione delle avventure nello spazio del capitano
Kirk e dell’astronave Enterprise. Confesso subito di non essere una esperta di
questa serie anche se negli anni 60 e
oltre ne ho sempre seguito gli appuntamenti televisivi .
E’ subito evidente che il regista è riuscito nello scopo di
coinvolgere lo spettatore creando uno spettacolo che, se all’inizio appare stranamente
privo di nesso logico, nello svolgersi del film grazie all’ottima mano di Abrams, ai bravi
protagonisti e agli effetti speciali davvero notevoli, convince.
Il cast, curato e migliorato, si avvale di un perfetto Chris Pine (James Kirk) che riesce a passare
dalla aggressività adolescenziale alla capacità di dominio di se stesso e di un
incredibile Benedict Cumberbatch (Khan) gelido e convincente capo di un popolo
che , tutto sommato, lotta per la propria sopravvivenza.
Né si può trascurare la fulgida Zoe Saldana (
Uhrura) che, con la sua carnale femminilità fa breccia nel razionale cuore del
dott.Spock, a sua volta ben reso da
Zachary Quinto, malgrado il necessario pesante trucco.
Affascinanti
sono i paesaggi(come il mondo tutto
rosso con cui si apre il film), il colore e ,spesso i dialoghi ,anche divertenti, sostenuti dalla
azzeccata colonna sonora di Michael Giacchino.
Veramente sia l’inseguimento tra astronavi come i corpo a corpo acrobatici giocati su travi e
torri sospese nel vuoto riportano alla mente qualche scena di antichi western…..ma
anche qui il bene lotta contro il male, e dunque……
L’uso della telecamera bassa, che non si riesce
mai ad individuare, e del 3D che dà la sensazione di un impatto fisico con mostri,
rami o massi rotolanti favoriscono la tensione che dura per tutto lo svolgersi
del film.
E’ costante il filo rosso dell’amicizia che lega
Kirk a Spock, forse come non mai prima di questo film, ed è sempre in primo
piano l’intuizione degli autori che fin dalla primissima serie inserì il tema della
collaborazione e della promiscuità dell’equipaggio di varie nazionalità.
Russi,
cinesi, europei, alieni sono tutti
spinti dal desiderio di esplorare l’universo nei suoi misteri e di confrontarsi
con culture e realtà diverse, rispettandole e mai sopraffacendole,
richiamandosi ad un rigido codice etico che ogni tanto si sente citare.
Il regista ha, comunque, innovato il tessuto
narrativo inserendo la novità delle
problematiche morali presenti nei vari personaggi.
Chi ama Star Trek certamente non perderà questo
film, che, però, non è solo per startrekkisti…….
paola
Nessun commento:
Posta un commento