sabato 22 giugno 2013

Star trek into darkness










Per filo e per segno: Star Trek  Into darkness


                                               Recensione


Ed eccoci ad uno degli appuntamenti più attesi della stagione.
È uscito il 12.mo  film della serie StarTrek, diretto da J.J Abrams, che prosegue la narrazione delle avventure nello spazio del capitano Kirk e dell’astronave Enterprise. Confesso subito di non essere una esperta di questa serie anche se  negli anni 60 e oltre ne ho sempre seguito gli appuntamenti televisivi .



E’ subito evidente che  il regista è riuscito nello scopo di coinvolgere lo spettatore creando uno spettacolo che, se all’inizio appare stranamente privo di nesso logico, nello svolgersi del film  grazie all’ottima mano di Abrams, ai bravi protagonisti e agli effetti speciali davvero notevoli, convince.
Il cast, curato e migliorato, si avvale di un perfetto  Chris Pine (James Kirk) che riesce a passare dalla aggressività adolescenziale alla capacità di dominio di se stesso e di un incredibile Benedict Cumberbatch (Khan) gelido e convincente capo di un popolo che , tutto sommato, lotta per la propria sopravvivenza.



Né si può trascurare la fulgida Zoe Saldana ( Uhrura) che, con la sua carnale femminilità fa breccia nel razionale cuore del dott.Spock, a  sua volta ben reso da Zachary Quinto, malgrado il necessario pesante trucco.





 Affascinanti sono i paesaggi(come il mondo tutto rosso  con  cui si apre il film), il colore e ,spesso i  dialoghi ,anche divertenti, sostenuti dalla azzeccata colonna sonora di Michael Giacchino.





Veramente sia l’inseguimento tra astronavi come  i corpo a corpo acrobatici giocati su travi e torri  sospese nel vuoto riportano   alla mente qualche scena di antichi western…..ma anche qui il bene lotta contro il male, e dunque……
L’uso della telecamera bassa, che non si riesce mai ad individuare, e del 3D che dà la  sensazione di un impatto fisico con mostri, rami o massi rotolanti favoriscono la tensione che dura per tutto lo svolgersi del film.




E’ costante il filo rosso dell’amicizia che lega Kirk a Spock, forse come non mai prima di questo film, ed è sempre in primo piano l’intuizione degli autori che fin dalla primissima serie inserì il tema della collaborazione e della promiscuità dell’equipaggio di varie nazionalità.



 Russi, cinesi, europei, alieni sono  tutti spinti dal desiderio di esplorare l’universo nei suoi misteri e di confrontarsi con culture e realtà diverse, rispettandole e mai sopraffacendole, richiamandosi ad un rigido codice etico che ogni tanto si sente citare.
Il regista ha, comunque, innovato il tessuto narrativo  inserendo la novità delle problematiche morali presenti nei vari personaggi.




Chi ama Star Trek certamente non perderà questo film, che, però, non è solo per startrekkisti…….    

 paola






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