domenica 24 gennaio 2016

Una lettera d'amore













Un sondaggio condotto su mille adulti dalla compagnia di assicurazione Beagle Street l’ha definita la lettera d’amore più bella di tutti i tempi. E non stupisce affatto che a scriverla sia stato Johnny Cash per la sua amata June Carter, sposata in seconde nozze nel 1968





E’ stato un amore passionale e travolgente quello tra Johnny e June. Un’attrazione di anime, prima che di corpi, che li ha accompagnati per 35 anni, alimentata anche dalla passione per la musica. La lettera, datata 23 giugno 1994 e scritta per il 65° compleanno di June, è testimone di un sentimento maturo ma ancora vivo e giovane come la prima volta.









23 Giugno 1994
Odense, Danimarca.
Buon compleanno principessa,
Andiamo incontro alla vecchiaia e lo facciamo insieme.

Noi pensiamo allo stesso modo. Leggiamo le nostre menti. Sappiamo ciò che l’altro vuole senza chiedere. A volte ci irritiamo un po’ l’un l’altro. Altre volte, forse, ci diamo per scontati.
Ma di tanto in tanto, come oggi, penso a tutto questo e mi rendo conto di quanto sono fortunato a condividere la mia vita con la più grande donna che abbia mai incontrato. Sei ancora affascinare e mi ispiri. Mi incoraggi al meglio. Sei l’oggetto dei miei desideri, la prima ragione della mia esistenza sulla Terra.

Ti amo molto.
Buon compleanno principessa.
John

Nove anni dopo, il 15 maggio 2003, June Carter Cash muore all’età di 73 anni a causa di complicazioni sopraggiunte dopo un intervento al cuore lasciando un vuoto incolmabile nella vita di Cash. Due mesi dopo la sua scomparsa, Johnny scrive ancora per lei.






11 luglio 2003
Mezzogiorno.
Amo June Carter. Sì, la amo. Amo June Carter e lei mi ama.
Ma ora lei è un angelo e io no. Ora lei è un angelo e io no.











Qualche giorno prima, il 5 luglio 2003, in una delle sue ultime esibizioni alla Carter Family Fold Johnny sceglie di cantare “Ring of Fire”, il brano scritto da June nel 1963 che lui aveva reinterpretato facendolo diventare uno dei suoi più grandi successi. Immancabile, prima di cantare, la dichiarazione d’amore per lei:


Lo spirito di June Carter aleggia su di me questa sera con l’amore che aveva per me e l’amore che ho per lei. Colleghiamo da qualche parte qui e il cielo. Lei è venuta giù per una breve visita, credo sia venuta dal cielo per stare con me stasera, per darmi coraggio e ispirazione come ha sempre fatto.

Johnny Cash morirà due mesi dopo quell’esibizione, il 12 settembre 2003, al Baptist Hospital di Nashville per complicazioni diabetiche.

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