lunedì 22 luglio 2013

Una favoletta

L'ho trovata su facebook, nella pagina di Zagara e cannella e poichè mi è piaciuta,  la propongo anche a voi. Visto che ci sono parecchi puntini, immagino che sia un estratto:





Acaro era un bambino affamato di vita. Ogni mattina a colazione mangiava due libri, uno salato e uno dolce. Il libro salato aveva la copertina scura e raccontava tutto il male del mondo. I suoi ingredienti erano le tragedie, i soprusi, le crudeltà. Il libro dolce, invece, aveva la copertina chiara e sapeva di miele. Parlava di sogni, di amore, delle antiche verità che l’uomo aveva dimenticato. Acaro cresceva sano e sereno. Ma una mattina non trovò più sulla tavola la razione quotidiana di pagine al miele. Per diventare adulto è dei libri scuri che hai bisogno, gli spiegarono i genitori […] Perciò acaro incominciò a mangiare soltanto il male […] L’umore era sempre basso, e rassegnati i pensieri […] Una mattina in cui rovistava in soffitta alla ricerca di qualche sapore che gli impressionasse il palato, vide brillare una copertina chiara. Apparteneva a uno dei suoi vecchi libri. Ricominciò a sgranocchiarlo e, frase dopo frase, il suo viso riprese colore. Fu così che Acaro imparò a digerire la vita. Perché i libri scuri ti insegnano ad affrontarla. Ma solo quelli chiari ti ricordano che è trasformabile dai sogni.

Massimo Gramellini “L’ultima riga delle favole”






E' un libro che non conosco, quindi mi sono informata e su wikipedia ho trovato questo:

L'ultima riga delle favole è una favola moderna di Massimo Gramellini, nella quale il protagonista impara a realizzarsi e a vincere le proprie paure guardando dentro di sé.
La trama è complicata e quindi non la riporto, chi fosse interessato la può leggere là. Io non credo che sia un libro che mi può piacere, anche se questa favoletta è davvero bella.







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