Solo una ventina di giorni fa avevo esplorato il giardino che, come un centometrista impaziente, sembrava pronto a scattare, chino ai blocchi di partenza.
Avevo fotografato le gemme, ora turgide ora timide, sui rami nudi degli alberi e i primi boccioli, pronti ad aprirsi ai raggi del sole.
Oggi ho rifatto lo stesso percorso e, nonostante la primavera in queste ultime settimane sia stata piuttosto avara, l'orologio biologico della natura non ha smesso di camminare :
Dove c'erano gemme e boccioli, ora ci sono foglie e fiori, e i fiori che per primi avevano salutato la primavera si sono fatti da parte per lasciare spazio ad altri.
Nel prato , dove prima c'erano le viole, ora ci sono le margherite
e i narcisi, ormai appassiti, hanno passato il testimone ai mughetti
Aggiornamento alla prossima ronda...
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