Per filo e per segno : la recensione di Paola
LA MIGLIORE OFFERTA
Alleluja, alleluja : ecco un film diretto, scritto e sceneggiato da un regista italiano, realizzato, musicato e prodotto da una squadra tutta italiana, recitato in inglese, benissimo doppiato. Bello, veramente bello.
Finalmente siamo fuori dalle commedie romantiche e rosacee, dai film natalizi e quant’altro.
“La migliore offerta” è l’ opera intensa e coinvolgente di Giuseppe Tornatore, che con questo lavoro esprime al meglio la sua capacità di entrare nell’animo umano, e di creare ambienti eleganti e situazioni originali e piene di tensione .
Virgil Oldman ( uno straordinario Geoffrey Rush, già apprezzato nel “Discorso del re” ) è un ricchissimo esperto d’arte che presta la sua opera e la sua competenza come battitore più che abile per le grandi case internazionali di aste e che colleziona, segretamente, con una astuzia sopraffina, pezzi pregiati.
Particolarmente si procura stupendi ritratti di donna tra cui riconosciamo per la gioia degli occhi, la Muta e la Fornarina di Raffaello, l’ Eleonora di Toledo del Bronzino , la Bella di Tiziano un Goya, un Modigliani e moltissimi altri capolavori.
Un giorno viene contattato dalla giovane Claire Ibeson che lo supplica di visionare nella sua antica villa il patrimonio artistico della sua famiglia, di cui vuole liberarsi. Il rapporto tra Virgil e Claire ( la giovane e interessante Sylvia Hoeks) è complicato dal fatto la ragazza, malata di agorafobia, non esce né vuole mostrarsi a nessuno.
Virgil passa attraverso stati d’animo insoliti per lui, eccentrico e apparentemente misogino, ed affronta questo momento imprevedibile per la sua vita regolata e priva di emozioni confidandosi con il vecchio e unico amico, nonché complice dei furti, Billy ( un istrionico, sempre bravo Donald Sutherland).
Ascolta anche i consigli di Robert (il giovane promettente Jim Sturgess), geniale restauratore di antichi congegni, che lo sta aiutando nella ricostruzione di un automa meccanico, di Jacques de Vaucanson, di cui l’antiquario ha trovato nella villa di Claire , pezzo dopo pezzo vari elementi……… e proprio questi, come le briciole di Pollicino, lo accompagneranno per tutto il suo percorso fino alla conclusione.
Arte e cultura, come in tutti i film di Tornatore, sono inseriti in ambienti patinati e raffinati e in diversi momenti sembra di essere a teatro, accompagnati dal rumore dei passi sul parquet, con un gioco di movimenti e di fughe attorno alle pareti che assomigliano appunto alle quinte di un palcoscenico.
Si assiste così al cambiamento di Virgil che, attratto dal mistero che circonda Claire, riesce ad incontrarla rimanendone affascinato… ma la cifra stilistica del regista è sempre quella dell’illusione: niente è come sembra….”perchè in ogni falso si nasconde sempre qualcosa di autentico”
La storia si dipana con un rigore che cattura lo spettatore come le musiche un po’ ossessive, quasi il suono di un carillon d’altri tempi, ma inserite perfettamente nel tessuto narrativo di un thriller psicologico : impeccabile il lavoro del geniale Ennio Morricone!!!
Tornatore ha detto che questo soggetto è il frutto di 20 anni di riflessione e di ricerca e della fusione di due soggetti diversi e ha precisato che il film è stato girato in varie nazioni e ambienti ( Londra, Praga, Vienna ) e soprattutto la villa di Claire è villa Colloredo in Italia.
Di più non si deve aggiungere….bisogna proprio andare al cinema… e rimanere a gustarsi quello che si deve definire un capolavoro.
E alla fine un sorriso : ma il dolce “ crema bisbetica e mandorle acide” preferito di Virgil esiste sul serio?????
paola
Ma scusate .... anche se avesse fatto flop ... ne basta uno ..il più bello in assoluto ( dei pochi che ho visto !) La leggenda del pianista ...
RispondiEliminaDa Novecento di Baricco ...uno dei pochi casi in cui il film nulla offende il libro !!
Anche se Tornatore non ne avesse diretti altri ...per me poteva bastare !!
Tutto ben recen...oddio come fa il participio passato ?? Lapsus
Insomma bravissima la ns Paoletta come sempre e tutto piacevole !!!!!!!!!
sono d'accordo con te... in tutto..e recensire film così belli è una gioia.E adesso non mi dire che non ti viene il participio passato di recensire, tanto non ci credo. Ciao Tellina
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