La famiglia Rizzardi acquistò la tenuta di Pojega , circa 300 ettari di terreno, nel 1649 e nel 1783 il conte Antonio Rizzardi, grande appassionato di giardini, incaricò Luigi Trezza, uno dei più grandi esponenti dell'architettura neoclassica veneta, di progettare un parco di rappresentanza intorno alla villa padronale.
Seguendo l'andamento naturale del terreno, il Trezza progettò un armonioso collegamento tra i diversi livelli con scale in pietra di Verona, zone formali alternate a lunghi viali prospettici, fontane e sculture , tutti elementi giunti inalterati fino ai nostri giorni.
Ecco il viale dei carpini neri con i tronchi scuri e contorti e le chiome sapientemente potate per consentire ai raggi del sole di illuminare il tappeto verde disteso al centro del percorso.
Questo è il tempietto nel bosco con le pareti costruite con pietre locali e nicchie con statue di divinità greche.La volta è formata dalle chiome dei carpini.
Il teatro di verzura è la "chicca" del giardino. E' composto da gradini di bosso, gradinate e un'alta siepe di carpini nelle cui nicchie sono ospitate statue imponenti di antichi personaggi legati al mondo della commedia e della tragedia.
Ancora oggi il teatro ospita allestimenti e spettacoli durante la stagione estiva.
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