Figlia unica del re del tabacco James Duke, Doris nacque a New York City il 22 novembre del 1912. Alla sua nascita la stampa la definì "la ragazzina più ricca al mondo", eppure Doris crebbe come la più schiva delle celebrità, lontana dai flash e dalle interviste. Quando morì nel 1993, senza amici né parenti, affidò il suo immenso patrimonio al suo maggiordomo, il semianalfabeta e alcoolizzato Bernard Lafferty.
La ricchezza della famiglia Duke proveniva dalle piantagioni di tabacco del North Carolina. Il nonno prima e il padre poi avevano costruito un vero e proprio impero economico, ma nell'inverno del 1925 James Duke si prese una brutta polmonite e morì nell'ottobre dello stesso anno. Doris aveva solo 12 anni e si ritrovò sulle spalle il peso di una pesantissima eredità.
Sul letto di morte il padre l'aveva avvertita: "non fidarti di nessuno..." e infatti a 14 anni Doris, tramite i suoi avvocati, dovette citare in giudizio la madre che, a causa della modesta rendita lasciatele dal marito, cercava di vendere sottobanco i gioielli di famiglia.
Non certo un'adolescenza esaltante la sua.
Anzichè consentirle di frequentare il college come Doris avrebbe desiderato, la madre preferì scortarla nel gran tour in Europa e introdurla nella società bene del vecchio continente.
Ai tempi della Grande Depressione la vita lussuosa dei ricchi esercitava un grande fascino sul pubblico americano : Barbara Hutton, erede dei Woolworth, e Doris Duke erano definite le gemelle d'oro per via dell'enorme ricchezza che le accomunava, ma mentre alla Hatton piaceva comparire in prima pagina, Doris cercava in ogni modo di evitarlo.
Per questo il suo improvviso matrimonio a 22 anni con l'aspirante politico Jimmy Cromwell, di 16 anni più vecchio di lei, colse di sorpresa l'opinione pubblica.
Dopo un viaggio di nozze di due anni in giro per il mondo, i due approdarono infine alla Hawai, dove Doris fece costruire una casa chiamata Shangri - La , il nome del mitico paese dove nessuno invecchia descritto nel romanzo di James Hilton Orizzonte perduto.
Durante la luna di miele in Medio Oriente Doris aveva scoperto il fascino dell'arte e della cultura orientale, ne era rimasta praticamente stregata, e così riempì la villa Shangri -La, progettata dall'architetto Marion Sims Wyeth, di capolavori di arte islamica, alcuni dei quali risalenti al XIII secolo.
Quanto al giardino , lo riempì di piante esotiche e di animali, come scimmie e pappagalli.
Shangri - La era il luogo dove Doris Duke si rifugiava dal mondo per trovare un po' di pace e serenità. Fu però anche il luogo in cui visse l'esperienza più dolorosa della sua vita : nel 1940 la sua unica figlia, Arden Cromwell, nacque prematuramente a Honolulu e visse un solo giorno.
La stampa parlò a lungo di quest'evento per cercare di capire chi fosse il padre. Infatti, nonostante Doris avesse sostenuto la carriera politica del marito, la loro unione si era in breve tempo sgretolata (divorzieranno nel 1943) e la coppia viveva di fatto separata.
Nel 1945 Doris iniziò a lavorare come corrispondente dall'estero per l'International News Service e fu proprio mentre si trovava a Parigi che incontrò Porfirio Rubirosa, il famoso playboy dominicano diviso tra tornei di polo e feste danzanti.
Il loro matrimonio durò un anno e Doris non si sposò mai più.
Doris, che veniva chiamata quasi sempre con il solo cognome,Duke,spendeva i suoi soldi per girare il mondo, collezionare opere d'arte, comprare gioielli, restaurare quartieri, organizzare eventi per beneficienza, occuparsi di affari tanto da quadruplicare il patrimonio ereditato dal padre.
Aveva al suo seguito uno staff permanente di 200 persone a disposizione per le sue esigenze personali e per seguire le sue case:
Oltre che la villa di Honolulu , c'era la penthouse di New YorK
la casa di vacanze a Newport, Rhode Island
la villa sulle colline di Beverly Hills e la fattoria nel New Jersey.
A 46 anni Duke incominciò a creare i Duke Gardens in onore di suo padre, un giardino pubblico di piante esotiche con ampie serre nella sua tenuta del New Jersey. Le orchidee erano la sua passione. Le collezionava come i gioielli....
Amava anche circondarsi di strani personaggi, santoni indu, stregoni africani, seguaci di Hari Krishna.Si convinse addirittura che una di questi, una donna di nome Heffner, fosse la reincarnazione di sua figlia, e per questo le comprò un ranch alle Hawai e arrivò ad adottarla legalmente nel 1988.
Fu più o meno in questo periodo che Heffner introdusse in casa quel Bernard Lafferty, maggiordomo prima ed erede poi del patrimonio di Duke.
Sembra che le cose siano andate così : Lafferty si adoperò innanzi tuttto per screditare Heffner agli occhi di Duke e ad allontanarla per sempre dalla sua vita. Tornati nella casa di Beverly Hills, Duke cadde in una forte depressione e si sottopose ad alcuni sfortunati interventi chirurgici che la costrinsero su una sedia a rotelle.
Nel 1993, fragile e confusa, la donna firmò un testamento a favore di Lafferty. Imbottita di tranquillanti e antidolorifici morì il 28 ottobre dello stesso anno, poco prima del suo 81° compleanno.
Dopo la morte non fu fatta alcuna autopsia e nelle 24 ore successive le sue ceneri furono sparse nel Pacifico. Su sollecitazione degli avvocati di Duke tuttavia, una corte di giustizia californiana giudicò Lafferty non idoneo a gestire un patrimonio così vasto, consistente in una Charity Foundation stimata in 1.2 bilioni di dollari. L'uomo accettò il verdetto della Corte e di ritirò a Los Angeles dove morì tre anni dopo. Oggi la Doris Duke Charitable Foundation continua a perseguire obiettivi filantropici, in particolare nel campo dell'arte.
A riprova che i soldi non bastano per la felicità.
RispondiEliminaHo visto ora il film e ho scoperto ms duke. Bella storia!!!!
RispondiEliminaHo visto ora il film e ho scoperto ms duke. Bella storia!!!!
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EliminaNon conoscevo questa vera storia.. Storia per certi versi molto triste..
RispondiEliminabuona lezione per cquelli he credono che con i soldi hanno risolto tutto
EliminaIl film biografico della miliardaria e del suo maggiordomo, uno spiraglio sul mondo esclusivo e forse infelice dei protagonisti.Sul filo del borderline.
RispondiEliminaFilm ben fatto, rispecchia la vera storia della miliardaria Duke,tanto ricca, ma anche tanto sola.
RispondiEliminaHo visto il film il 29 Agosto scorso. Ottima interpretazione di Susan Sarandon che non è tra le attrici che preferisco, bravo anche Ralph Fiennes nel ruolo del maggiordomo tuttofare della Duke: un po' ambiguo, a volte poco credibile, ma sempre contenuto nelle sue espressioni. Film meritevole di più attenzione e di una replica per chi non l'ha visto in TV .
RispondiEliminaBellissimo film
RispondiEliminaSusan Sarandon alla sua età e sempre una bella donna oltre ad essere l'ecclettica attrice di sempre, Albert Finney contribuisce al riuscita del Film con la sua recitazione moderata e precisa. Il finale (e un po' tutta la trama) è stato modificato rispetto alla storia vera, ma la cosa giova all'economia del film, perché in fondo una specie di lieto fine addolcisce questa che nella realtà un lieto fine non l'ebbe.
RispondiEliminaOttima interpretazione dei protagonisti.Storia dolce amara.
RispondiEliminaLa realtà che supera l'immaginazione.
RispondiEliminaScoperta oggi questa storia vedendo il film
RispondiEliminaDove l'ha visto Albert Finney? È Ralph Finnies
RispondiEliminaRivisto oggi 17 marzo 2o2o il film storia tristissima lei magistrale
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