mercoledì 10 dicembre 2014

La divina marchesa








C'è una mostra, in questi giorni a Venezia:
La Divina Marchesa
Arte e vita di Luisa Casati dalla Belle Époque agli Anni folli

Dal 4 Ottobre 2014 all’ 8 Marzo 2015
Palazzo Fortuny, Venezia




dove sono esposti un centinaio tra dipinti, sculture, gioielli, abiti, fotografie che rappresentano Luisa Casati


ritratto di Boldini


Ho visto l'annuncio della mostra e mi sono chiesta chi mai fosse questa marchesa. 

Ecco cosa ho trovato:
Luisa Amman (Milano 1881-Londra 1957), figlia di un produttore di cotone, con la prematura morte dei genitori, divenne giovanissima una ricca ereditiera.
Nel 1900 sposò il marchese Camillo Casati Stampa di Soncino e da lui ebbe una figlia, Cristina.
Amante di D'Annunzio, fu da lui definita La divina marchesa e sembra che fra le molte donne amate dal poeta, questa fu l'unica che ebbe la sua stima.
Donna eccentrica e trasgressiva, con un trucco esagerato, viso imbiancato quasi a calce, occhi segnati da profonde ombre nere, pupille dilatate dalla belladonna, labbra scarlatte e capelli rosso fuoco, portava al collo un pitone vivo, oppure passeggiava con un ghepardo al guinzaglio. Seppe raggiungere il suo scopo: diventare un'opera d'arte, una leggenda vivente che rappresentava la modernità e l'avanguardia.
Cocteau di lei disse: " Aveva saputo crearsi un tipo all'estremo. Non si trattava più di piacere o non piacere e tanto meno di stupire. Si trattava di sbalordire."
Furono da lei affascinati pittori, scultori, fotografi, di cui fu la musa e che la immortalarono in opere che vengono esposte in questa mostra.
La marchesa, però, non fu solo una donna bizzarra, eccessiva, megalomane e narcisista; fu anche una collezionista d'arte e una mecenate che scoprì ed incoraggiò giovani artisti.








Nel 1910 acquistò a Venezia l'abbandonato palazzo Venier dei leoni, oggi sede della fondazione e museo Peggy Guggenheim. Questo palazzo con ampi giardini fu la sua residenza fino al 1924. In questi giardini Luisa Casati accolse corvi albini, pavoni e ghepardi. Lì si tenevano anche feste ed appuntamenti mondani. Tra il 1919 e il 1920 visse nella Villa San Michele a Capri, inquilina del riluttante Axel Munthe.
Nel 1923 decise di acquistare una casa a Parigi, il Palais Rose da lei soprannominato Palais du Rêve, chateaux alle porte di Parigi appartenuto a Robert De Montesqueiu. Nel 1930 aveva accumulato, a causa del suo stile di vita, un debito di 25 milioni di dollari; impossibilitata a soddisfare tutti i creditori fu costretta a vendere il Palais e tutti i suoi contenuti furono messi all'asta. Tra gli acquirenti all'asta ci fu anche Coco Chanel.
Da Parigi emigrò a Londra, dove vivevano la figlia Cristina, con la quale aveva sempre avuto un rapporto burrascoso, e la nipote. Qui visse in povertà fino alla morte avvenuta nel 1957. È sepolta a Londra nel Brompton Cemetery. Il suo epitaffio, scelto dalla nipote, recita: «L’età non può appassirla, né l’abitudine rendere insipida la sua varietà infinita». Sono le parole che usa Shakespeare per descrivere Cleopatra.
























Boldini


Interessante leggere qui:http://www.noveporte.it/dandy/marchesa.htm

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