domenica 14 dicembre 2014

Artemisia

Le regine della Caria col nome Artemisia sono state due e spesso vengono confuse l'una con l'altra.
Ma le due donne sono state diversissime tra loro e sono passate alla storia per motivi diversi:

                                               Artemisia I


Ritratto di Artemisia I nel Promptuarii Iconum Insigniorum di Guillaume Rouillé




L'epoca è la fine del VI secolo a.C. Alla morte del marito, di cui non si sa il nome, Artemisia, il cui nome deriva dalla dea della caccia Artemide, salì al trono come tutrice del figlio minore Pisindeli e regnò su Alicarnasso, in Asia Minore, Coo, Nisiro e Calinda.


È ricordata soprattutto per la sua partecipazione alle battaglie di Capo Artemisio e di Salamina (280 a.C.) come alleata dell'Impero achemenide contro la coalizione greca, nel corso della seconda guerra persiana. Artemisia, unica donna col grado di comandante nella flotta di Serse, era alla guida di cinque triremi, che avevano un'ottima reputazione fra tutte le navi del Re dei Re, seconda solo a quella delle navi di Sidone.






Da regina, Artemisia evidentemente preferiva la navigazione e la guerra alla vita di corte. Polieno riporta infatti che la regina era solita cambiare repentinamente le insegne e i colori della sua trireme, fingendosi una nave greca o persiana a seconda delle imbarcazioni incrociate quando navigava in acque internazionali, per ingannare così gli equipaggi delle altre navi ed allontanarsi indisturbata o attaccare di sorpresa a seconda delle circostanze.







Artemisia II


L'epoca è intorno al 350 a.C. Artemisia II sorella, moglie e successore del principe di Caria Mausolo; è famosa per aver fatto costruire, in suo ricordo, il Mausoleo di Alicarnasso, una delle sette meraviglie del mondo antico.

È famosa nella storia per il suo straordinario dolore alla morte del marito Mausolo. Si racconta che, alla morte del marito, si rattristò così tanto da preparare una bevanda colle sue ceneri: l'episodio sarebbe raffigurato nell'omonimo dipinto di Rembrandt.






Indisse una gara tra i più eminenti retori greci per proclamare una lode a Mausolo. A quest'opera si accinsero Isocrate e Teopompo, suo discepolo, che vinse la gara e si vantò, in seguito, di aver sconfitto il maestro.
Per perpetuare la memoria del marito fece costruire da Pitide il famoso mausoleo a cui   lavorarono artisti come Briasside, Leochares, Timoteo e Skopas. La tomba fu distrutta da un terremoto, e oggi sono visibili solo alcune rovine.
Il nome mausoleo divenne da allora il termine generico con cui si indica ogni sepoltura monumentale.




Dal nome di questa regina potrebbe derivare il nome della pianta
artemisia annuale che, sembra, gli scienziati stanno studiando perchè pare sia efficace per combattere il tumore. Una speranza per tutti noi.




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