In questi giorni sto leggendo per la prima volta un libro della scrittrice austriaca Annemarie Selinko, pubblicato nel 1951, consigliatomi vivamente da Dindi a cui il romanzo è piaciuto molto. Si intitola Désirée e racconta in forma di diario la storia personale di Bernardine Eugénie Désirée Clary, figlia di un ricco mercante di sete di Marsiglia, strettamente intrecciata all'ascesa, alla fama, al successo e alla caduta di Napoleone Bonaparte.
Dal libro fu tratto nel 1954 un film di successo con Marlon Brando e Jean Simmons .
Al di là delle vicende sentimentali o degli intrighi politici dei protagonisti narrate nel libro, mi ha molto incuriosito una dimora che, nonostante il nome piuttosto inquietante, Malmaison, è stata al centro della Storia di quegli anni.
La Malmaison è stata restaurata dal famoso architetto francese Pierre Humbert nei primi anni del XX secolo.
Al di là delle vicende sentimentali o degli intrighi politici dei protagonisti narrate nel libro, mi ha molto incuriosito una dimora che, nonostante il nome piuttosto inquietante, Malmaison, è stata al centro della Storia di quegli anni.
Malmaison era una villa di campagna, uno chateau, situato a circa 12 Km. da Parigi. Era la residenza ufficiale di Joséphine de Beauharnais, e con le Tuileries, è stata tra il 1800 e 1802 il quartier generale del governo francese.
Joséphine l'acquistò nell'aprile del 1799 per sé e per il marito, il Generale Napoleone Bonaparte, il futuro Napoleone I di Francia, all'epoca impegnato nella Campagna d'Egitto.
Malmaison era una proprietà in rovina che comprendeva circa 150 acri di prati e boschi. Pare che al suo ritorno, Bonaparte si sia inquietato molto con Joséphine per questo costoso acquisto che lei aveva pensato di sostenere con il denaro portato dal marito dalla Campagna d'Egitto. La casa, per la quale aveva pagato più di 300.000 franchi, aveva bisogno di grandi restauri, per i quali fu spesa una vera fortuna.
Ma ne era valsa la pena, perché Malmaison portò bene ai Bonaparte.
Joséphine si adoperò per trasformare questa vasta proprietà nel giardino più bello e originale d'Europa, con piante rare e animali esotici.
Nel 1800 fece costruire un'oragerie riscaldata, abbastanza grande da ospitare 300 piante di ananas. Cinque anni dopo ordinò la costruzione di una serra, riscaldata da una dozzina di stufe a carbone. Dal 1803 fino alla sua morte nel 1814, Josèphine fece mettere a dimora nel giardino circa 200 piante appartenenti a specie presenti per la prima volta in Francia.
Uccelli e animali di ogni tipo arricchivano il parco; in piena libertà c'erano canguri, gazzelle, camosci, antilopi, cigni neri ,solo per nominarne alcuni.
Dopo il divorzio da Napoleone, Malmaison divenne sua esclusiva proprietà, insieme a una rendita di 5 milioni di franchi all'anno.
Napoleone tornò a vivere a Malmaison nel 1815, dopo la sconfitta di Waterloo, prima del suo esilio nell'isola di Sant'Elena.
La grande popolarità del parco di Malmaison è legata in particolare al giardino delle rose. Josèphine creò un'eccezionale collezione di oltre 250 esemplari provenienti dalla Martinica, suo paese natale, e da molti altri paesi del mondo.
Un esemplare in particolare, chiamato "Souvenir de la Malmaison", viene coltivato ancora oggi, in omaggio a Joséphine e alla Martinica.
Souvenir de la Malmaison |
Il roseto di Joséphine continua a vivere anche grazie all'opera di Pierre-Joseph Redouté, famoso pittore e botanico belga, noto per i suoi acquerelli che ritraggono rose, gigli ed altri fiori della Malmaison. Pensate che era soprannominato "Il Raffaello dei fiori".
Redouté era già stato pittore ufficiale di corte della regina Maria Antonietta ed aveva continuato a dipingere anche durante la Rivoluzione francese e il Terrore. Redouté era di fatto l'erede della scuola fiamminga e olandese dei pittori floreali, come Brueghel, Ruysch, van Huysum e de Heem.
Joséphine fu così colpita dal suo talento da invitarlo a dipingere i fiori della Malmaison e a nominarlo "Pittore dell'imperatrice".
Tra il 1824 e il 1827 Redouté pubblicò la sua opera più famosa Les Roses, in tre volumi, una collezione di immagini dei suoi fiori preferiti, molti dei quali fiorivano nei giardini della Malmaison.
Rosa centifolia |
Rosa gallica dal grande fiore |
Rosa gallica pontiana |
Rosa Alba Regalis |
Rosa damascena celsiana |
Rosa indica fragrans |
Rosa sulfurea |
Rose souvenir del la Malmaison |
Nel 1842 la Malmaison fu acquistata da Maria Christina, vedova del re Ferdinando VII di Spagna, che vi abitò con il secondo marito Agustin Fernando Munoz, I Duca di Riansares. Nel 1861 Maria Christina vendette la proprietà a Napoleone III.
molto belle le tavole botaniche delle rose antiche. souvenir della malmaison l'ho vista molte volte dal vivo,spesso appare più bianca.
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