Il gioco della bambola - o meglio con la bambola- è uno dei più antichi nella storia dell'uomo, pardon, delle bambine e, chiunque abbia amato una bambola, ha sognato di avere una casa tutta per lei.
Anch'io ne ho avuto una quando ero piccola e la ricordo perfettamente, con le stanze su due piani, la camera da letto, la cucina, il salotto, il bagno....chissà dov'è finita?!
Naturalmente la bambola non c'entrava , era troppo grande per quelle stanzette, ma la fantasia non conosce le proporzioni e fortunatamente è libera di volare dove vuole.
Le case delle bambole riproducono nei particolari un'abitazione in miniatura e hanno delle pareti mobili per consentire di giocare con gli arredamenti interni.
Wikipedia racconta così la loro storia.
" Le riproduzioni in miniatura vedono la loro comparsa occasionale ai tempi degli antichi greci e romani, ma la loro vera e propria affermazione si ha nella metà del XVI secolo, in Germania. Infatti Norimberga divenne il punto centrale di questa grande arte, il miniaturismo di case, che vide come classi maggiormente interessate quelle di nobili e borghesi.
Questa moda si diffuse rapidamente anche in Olanda nel XVII secolo, ed in seguito in Inghilterra e negli Stati Uniti nel XVIII secolo.
Le miniature di arredi venivano collocate all'interno di credenze o stipetti così da sembrare gli interni di una casa; le case tedesche e olandesi erano generalmente a stipetto e quindi mancavano di una facciata: quello che contava di più erano le preziose collezioni degli oggetti contenuti. I collezionisti inglesi, invece, preferivano che fosse riprodotta anche la facciata della casa, cosi da poter rappresentare integralmente la propria abitazione.
Le case delle bambole prima del XIX secolo erano denominate "baby House", termine con il quale si designava qualcosa di minuscolo.
Personaggi illustri restarono affascinati da questa forma di collezionismo e si fecero commissionare case di bambola e oggetti di altissimo valore, tra cui la regina Anna di Gran Bretagna nel 1700, lo zar di Russia Pietro il Grande e la regina Vittoria."
Ma la casa di bambola più bella, più grande e più famosa al mondo è quella conosciuta come Quenn Mary's Dolls' House e si trova oggi nel castello di Windsor in Inghilterra.
Re Giorgio V fece costruire questa casa per la consorte, la regina Mary, dall'architetto inglese Sir Edwin Lutyens tra il 1921 e il 1924 ed è l'esatta replica in miniatura di una dimora aristocratica.
Dalle stanze di lavoro della servitù nel seminterrato, su fino alle sontuose sale da ricevimento per gli ospiti, attraverso lo scalone d'ingresso, e alla biblioteca, la casa contiene migliaia di oggetti in miniatura realizzati da esperti artigiani, artisti e designers di fama. Nessun particolare è stato trascurato, dai libri di autori famosi collocati negli scaffali della biblioteca, integralmente originali, al vino custodito nelle botti nelle cantine.
La casa è dotata di impianto elettrico, acqua calda e fredda ed ascensori funzionanti.
C'è anche un giardino segreto, creato da Gertrude Jekyll, che si scopre solo estraendo un cassetto nascosto sotto la casa, dove sono riprodotti tutti gli elementi di un tradizionale giardino ornamentale inglese.
La cosa che mi ha colpito di più è stata la fedele riproduzione di libri e quadri in pochissimi centimetri quadrati.
Certo una casa di bambola favolosa, anzi regale, ma sono pronta a scommettere che mi sono divertita di più io con la mia modesta casetta di quanto abbia fatto la regina Mary con la sua.
Sono un'appassionata di case in miniatura, ma non è di questo che voglio parlare. Approfitto per dirti/dirvi(?) che apprezzo molto i vostri post (peccato non avere tempo per approfondirli)... non è facile trovare chi affronti svariati argomenti documentandosi prima! Il vostro blog esprime passione per la conoscenza, per la correttezza delle informazioni, curiosità verso tutto quello che ci circonda e un po' di ...humor.
RispondiEliminanoi siamo in due e ti ringraziamo per le tue parole...ci spronano a far sempre meglio: gli argomenti sono molti e non si può approfondire troppo, però è bello metter lì qualche appunto che, chi vuole, può allargare a suo piacere. A proposito di case in miniatura, hai visto il blog di Lea, elencato qui di fianco? Lei se ne occupa credo a tempo pieno. Ciao
RispondiEliminaLo conosco sì, ho anche il suo libro. Ha uno stile incantevole e...un negozio di miniature a Montmartre. A risentirci
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