avido di cancellare fin l'assenza.
Abbiamo perso ancora questo crepuscolo.
Nessuno ci vide questa sera con le mani unite
mentre la notte azzurra cadeva sul mondo.
Dalla mia finestra ho visto
la festa del tramonto sopra i colli lontani.
A volte come una moneta
s'accendeva un pezzo di sole tra le mie mani.
Io ti ricordavo con l'anima stretta
da quella tristezza che tu mi conosci.
Allora dove eri?
Tra quali genti?
Dicendo quali parole?
Perchè mi verrà di colpo tutto l'amore
quando mi sento triste, e ti sento lontana?
Il libro che sempre si prende nel crepuscolo è caduto,
e il mio mantello è rotolato ai miei piedi come un cane ferito.
Sempre, sempre ti allontani nelle sere
là dove corre il crepuscolo cancellando statue.
Mi piaci quando taci perchè sei come assente,
e mi ascolti da lungi e la mia voce non ti tocca.
Sembra che gli occhi ti siano volati via
e che un bacio ti abbia chiuso la bocca.
Poichè tutte le cose son piene della mia anima
emergi dalle cose, piena dell'anima mia.
Farfalla di sogno, rassomigli alla mia anima,
e rassomigli alla parola malinconia.
Mi piaci quando taci e sei come distante.
E stai come lamentandoti, farfalla tubante.
E mi ascolti da lungi, e la mia voce non ti raggiunge:
lascia che io taccia col tuo silenzio.
Lascia che ti parli pure col tuo silenzio
chiaro come una lampada, semplice come un anello.
Sei come la notte, silenziosa e costellata.
Il tuo silenzio è di stella, così lontano e semplice.
Mi piaci quando taci perchè sei come assente.
Distante e dolorosa come se fossi morta.
Allora una parola, un sorriso bastano.
E son felice, felice che non sia così.
Non t'amo, se non perchè t'amo
e dall'amarti a non amarti giungo
e dall'attenderti quando non attendo
passa dal freddo al fuoco il mio cuore.
Ti amo solo perchè io ti amo,
senza fine io ti odio, e odiandoti ti prego,
e la misura del mio amor viandante
è non vederti e amarti come un cieco.
Forse consumerà la luce di gennaio,
il raggio crudo, il mio cuore puro,
rubandomi la chiave della calma.
In questa storia solo io muoio
e morirò d'amore perchè t'amo,
perchè t'amo, amore, a sangue e fuoco
E fu a quell'età. Venne la poesia
a cercarmi. Non so, non so da dove
uscì da quale inverno o fiume.
... Non so come né quando,
no, non erano voci, non erano
parole, né silenzio,
ma da una strada mi chiamava,
dai rami della notte,
all'improvviso fra gli altri,
tra fuochi violenti
o mentre rincasavo solo,
era lì senza volto
e mi toccava.
Io non sapevo che cosa dire, la mia bocca
non sapeva
chiamare per nome
i miei occhi erano ciechi,
e qualcosa pulsava nella mia anima,
febbre o ali perdute,
e mi feci da solo,
decifrando
quella bruciatura,
e scrissi il primo rigo vago,
vago, senza corpo, pura
sciocchezza,
pura saggezza
di chi nulla sa,
e vidi all' improvviso
il cielo
sgranato
e aperto,
pianeti,
piantagioni palpitanti
ombra ferita,
crivellata
da frecce, fuoco e fiori
la notte travolgente, l'universo.
E io, minimo essere,
ebbro del grande vuoto
costellato,
a somiglianza, a immagine
del mistero,
mi sentii parte pura
dell'abisso,
ruotai con le stelle,
il mio cuore si distese nel vento.
OTTIMI VERSI...SEMPRE PIACEVOLI...
RispondiEliminaBUONA PASQUA.