solo con questa scritta:
Lo stato supremo della bellezza, è la grazia.
Henri-Louis Bergson 1859-1941
e sono rimasta colpita dalla capacità di chi ha fatto quel post di scovare la grazia in un piccolo particolare che avrebbe potuto sfuggire nel guardare l'insieme dell'opera, che rappresenta una donna, nemmeno tanto bella.
E la definizione di Bergson mi ha indotto a scavare un po' nell'argomento.
Cosa è, davvero, la grazia? Le varie definizioni sono queste:
- Espressione di armonia, semplicità, eleganza, naturale o acquisita: la g. di un fiore, di un volto, di un gesto; la g. di un verso poetico
-fascino dovuto a un’armonica fusione di eleganza, semplicità e dolcezza: grazia naturale, femminile; la grazia di un volto, di un dipinto.
- Gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per l’armonica fusione di tutte queste doti, impressiona gradevolmente i sensi e lo spirito.
- Aspetto esteriore di oggetti o persone caratterizzato da bellezza, eleganza, semplicità: la g. di una pittura, di un viso; anche con riferimento agli atti e al contegno: muoversi, parlare con g.; estens. cortesia, buona educazione: comportarsi con g.; con riferimento a sapori e odori, prelibatezza, delicatezza: la g. di un vino, di un profumo; (spec. pl.) attrattive fisiche di una persona, spec. donna.
In effetti l'aggettivo è riferito quasi esclusivamente a ciò che concerne il femminile.
Ad un uomo sono richieste più forza e prestanza, che grazia. Anche quando è indispensabile, come per esempio ad un ballerino classico che volteggia su un palco, è sicuramente più importante avere muscoli ben allenati, che fanno passare in secondo piano la leggerezza dei suoi movimenti.
Ma oggi la grazia è ancora richiesta ad una donna per essere apprezzata? In linea di massima parrebbe di no, le donne sono emancipate, indipendenti, forti. Non hanno molta voglia di essere aggraziate, eppure, anche quando non vorrebbero, la femminilità fa capolino in gesti ad atteggiamenti e se si guarda attentamente si ritrova la grazia nel loro modo di essere: nel gesto inconsapevole della bambina che si raccoglie i capelli dietro la nuca, in quello della ragazza che accetta un fiore e se lo porta al naso, nel sorriso nascosto dietro un giornale...
Non è facile trovare immagini moderne che, come quella del pittore Drouais, esprimano questa qualità.
Nell'arte è attribuita molto spesso alla Madonna
e nell'ottocento è stata utilizzata in pubblicità
Ho cercato qualche immagine che attualizzi il concetto per dimostrare che la grazie è sempre presente ed apprezzabile
E che dire di questi artisti??? Fantastici, vero! Che GRAZIA di movimenti!
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