sabato 21 gennaio 2017

Un po' di poesia


La prima è della nostra amica Nicoletta Ceresato, bravissima artista del pennello e della penna. Una ragazza che andrebbe scoperta da 
chi di dovere, perchè tutti possano conoscere quello che fa.




IL CAOS MI CHIAMA,
VISI E GIOCHI MI LUSINGANO,
NEI GIORNI SEMPRE UGUALI,
IN STRADE GIA' SEGNATE VIVO,
VIVO DI ESILI LEGAMI
DI SORRISI
E DI PAROLE VUOTE.
INSEGNAMI!!
AD ASCOLTARE IL SILENZIO,
PER RITROVARE ME STESSO,
PER RINASCERE
E RISPONDERE
AL MONDO CHE MI CERCA
E CHE MI ASPETTA.
INSEGNAMI!!
A CONSOLARE LA MIA ANIMA CON QUESTA PACE
PRIMA CHE GLI INGRANAGGI DEL DESTINO,
NELLO SCANDIRE LENTAMENTE
L'ATTIMO CHE FUGGE,
SGRETOLINO FEROCEMENTE
QUEL CHE RESTA DELLA MIA VITA.







La seconda è di Annalisa Manstretta da La dolce manodopera


Sono sottili i rami di ciliegio,
abitano in silenzio lo spazio.
Così senza foglie, ricordano i rami di salice
di quelle scope di campagna immobili,
appoggiate alla rimessa dei carri
ottime per pulire i pollai.
Non sono morti questi rami,
ballano assieme all’aria fredda di gennaio
con piccoli movimenti aggraziati.
Li guardo dietro i vetri di casa, dall’alto,
come da un enorme posatoio
da dove gli uccelli si guardano attorno
e spiccano il volo in cerca di cibo
o riprendono la lunga migrazione.”



L'ultima di Leonard Cohen, da poco scomparso


“Il vero amore non lascia tracce”

Come la bruma non lascia sfregi
Sul verde cupo della collina
Così il mio corpo non lascia sfregi
Su di te e non lo farà mai
Oltre le finestre nel buio
I bambini vengono, i bambini vanno
Come frecce senza bersaglio
Come manette fatte di neve
Il vero amore non lascia tracce
Se tu e io siamo una cosa sola
Si perde nei nostri abbracci
Come stelle contro il sole
Come una foglia cadente può restare
Un momento nell’aria
Così come la tua testa sul mio petto
Così la mia mano sui tuoi capelli
E molte notti resistono
Senza una luna, senza una stella
Così resisteremo noi
Quando uno dei due sarà via, lontano.



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