canna di fucile, fumo di Londra, coda di topo, grigio perla, grigio ferro, antracite o cenere.
Senza arrivare al tight, un classico dell'abito da businessman è proprio grigio, estate e inverno.
Ma anche la moda femminile può avvalersi di questo colore senza scadere nello stereotipo della tristezza e senza azzardare accostamenti shock.
Eppure il grigio nella mentalità corrente non ha una bella connotazione. Ecco come è comunemente visto:
Simboleggia la mediocrità, il distacco, la monotonia, la tristezza, la depressione, l'introversione. Chi predilige il grigio non è sereno, si defila, non prende posizione. E' il colore dell'autodifesa. E' il colore della nebbia, della cenere, dello smog e simboleggia la civiltà industriale in contrapposizione con il verde della natura.
Il grigio, però prima di essere un colore denso di significati negativi ha delle funzioni pratiche. Può modificare i colori ma può anche sfumare la forza dirompente del sole. Il grigio, infatti, viene spesso utilizzato per assorbire in modo uniforme la luce: una condizione essenziale negli occhiali da sole e nelle sfumature dei parabrezza. In quest'ultimo caso il grigio aiuta ad attenuare la luce del sole senza ingannare chi guida con una falsa percezione dei colori circostanti.
E poi ci sono anche alcuni suoi significati positivi:
il cervello è composto di materia grigia, quindi il suo significato diviene anche quello di intelligenza, di equilibrio e ponderatezza decisionale.
Avere i capelli grigi vuol dire essere una persona che ha vissuto i propri anni, che ha fatto esperienze e che può giudicare con imparzialità e saggezza.
Sarà forse per questo che l'ultima tendenza della moda vuole anche per le giovanissime una capigliatura grigia?
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