Into the woods- Recensione
Accade (e come se accade) di andare a vedere un film con la certezza di assistere ad un bello spettacolo e di uscire delusi…e così è per questo ultimo lavoro della Walt Disney che davvero ha sbagliato il colpo….
Il film è la trasposizione del musical di Stephen Sondheim del 1986…musical sembra gradevole e di successo che aveva mescolato tre fiabe dei fratelli Grimm (Cenerentola, Cappuccetto rosso e Raperonzolo) e Jack e la pianta dei fagioli, di autore incerto….
Compatta il racconto la figura della strega dai capelli azzurri (alternativa alla fata dai capelli turchini di Pinocchio?????) cattiva cattivissima che colpisce con la sua maledizione la coppia dei fornai impedendo loro di avere figli. Per spezzare l’incantesimo (e salvare se stessa, recuperando la bellezza perduta) i due dovranno portarle degli oggetti …il mantello rosso di Cappuccetto rosso, la mucca bianca di Jack, la scarpetta di Cenerentola, i capelli biondi di Raperonzolo.
Nella prima parte del film, dunque, si intrecciano i desideri e i destini dei personaggi situati in paesaggi tradizionali, con sguattere provocanti, principi leggermente idioti, piante di fagioli che arrivano alle nuvole, trecce di capelli resistenti come canapi per le navi…
E si pensa ..vuoi vedere che la Walt Disney ha fatto centro un’altra volta nella stessa stagione????? La platea gremita di bambini si diverte abbastanza..siamo ancora nel regno delle fiabe….d’altra parte il Lupo cattivo di Johnny Depp non ha nulla di pauroso visto che si esprime soprattutto con i baffetti malandrini alla D’Artagnan. Oltre a questo il fornaio ( il bravo James Corden) mite e soggetto alla moglie (Emily Blunt), appare depresso e sopraffato dal destino…
Inizia la seconda parte con una scissione evidente, come se il regista non fosse più Rob Marshall( Nine, Chicago) e si piomba in una atmosfera tra horror e dark, ma senza brividi, in una completa assenza di significato.
Cenerentola ( Anna Kendrik) è una ragazzetta incapace di decidere della sua vita e il principe(Chris Pine) che la insegue nel bosco per ben tre volte, è un donnaiolo traditore. Raperonzolo sta alla finestra con la sua trecciona penzolante (e chi ha subito anche una sola volta nella vita la tirata delle trecce emette un sospiro di sollievo quando la moglie del fornaio la taglia..)
Poi appare la coppia dei giganti che scendono dalla pianta di fagioli alla ricerca del piccolo Jack, la gigantessa fa strage di innocenti distruggendo il mondo fiabesco….e qui si innesta la risibile scena dei due principi che immersi in una cascatella d’acqua limpida con i pettorali bene in vista, cantano Agony.
Note positive…certamente trattandosi di un musical si ascoltano molte canzoni, per fortuna non doppiate, ma…con tanti sottotitoli da confondere. Se li leggi, non vedi il film, sempre che questo sia un dispiacere…..Ci sarebbe da dire che, se anche non si conoscesse l’inglese, il senso si seguirebbe ugualmente: insomma fastidioso.
Bravissima, paradossalmente anche troppo brava, Meril Streep, dominatrice assoluta, in grado, come sempre di essere vecchia e orrida, odiosa e perfida, e poi bella, giovane e gentile…
Come faccia è un suo segreto, ma certamente tra le streghe di ultima generazione ( quella di Julia Roberts alla ricerca dell’amore , quella che ha sete della perduta innocenza di Angiolina Jolie, quella che ambisce alla giovinezza eterna di Charlize Theron) si deve riconoscere all’interpretazione della Streep una originalità potente, una carica ossessiva fortissima….
Come si conclude la storia???in nessun modo: tutto ricomincia, la vita prosegue, qualcuno sarà contento e qualcuno deluso…ma più di questo non è dato a comprendere.
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