Carlo Linneo, o Carl von Linn, naturalista svedese del XVIII secolo, fin da bambino aveva manifestato un vivo interesse per la botanica, e pur seguendo gli studi di medicina per compiacere il padre, dedicò di fatto tutta la sua vita alla materia che più gli stava a cuore.
Mentre stava svolgendo il monumentale lavoro di classificazione di tutte le specie animali e vegetali allora conosciute secondo la nuovissima nomenclatura binominale (genere e specie), Linneo ebbe modo di osservare nei minimi dettagli i cicli biologici e i comportamenti di numerosissime piante.
Il mondo vegetale, nella sua stupefacente organizzazione, non scandisce solo i cambi di stagione, come tutti possiamo osservare,ma segna addirittura il succedersi delle ore e ciò non poteva sfuggire agli attenti studi di Linneo.
Fu così che nel lontano 1751 identificò 24 piante i cui fiori sbocciano nelle 24 ore del giorno, inventando così l'orologio di flora, un segnatempo fantastico.
Ovviamente le piante indicate da Linneo nel suo orologio si riferivano al parallelo di Upsala, ma attraverso lo studio e l'osservazione attenta se ne sarebbero potute individuare tante altre per orologi floreali a latitudini diverse.
Nei secoli passati l'Orologio di Flora, adattato nelle sue specie alla realtà climatica di ogni Paese europeo, riscosse un notevole successo presso la ricca nobiltà europea, i cui membri erano sempre in gara tra di loro per magnificienza e potenza : questo particolare divertissement valse la conquista di parecchi punti nella scala sociale, ma anche di molti cuori femminili, da parte di molti gentiluomini.
Nel 2003 in Italia, è stato costruito un orologio floreale nel quartiere napoletano di Bacoli, recentemente restaurato e visitabile nell'azienda agricola "Il ramo d'oro".
Dal punto di vista della praticità, questo tipo di orologio poco si addice alle esigenze della vita moderna, tuttavia l'idea di rappresentare in qualche modo il trascorrere del tempo con dei fiori è rimasta viva, sia pure progressivamente abbinata a un congegno meccanico che muovesse delle lancette per indicare il trascorrere delle ore.
Pratico o no, a me piacerebbe moltissimo avere in giardino un orologio del genere e sono sicura che non finirebbe mai di stupirmi.
Come ho scritto sulla pagina di FB la casa editrice Asclepio ha pubblicato un libro su questo argomento Ricordo che le ricerche fatte in biblioteca mi avevano coinvolto moltissimo, avevo contattato biblioteche svedesi, studiosi, insomma una gran bel lavoro, ricco di soddisfazioni Questo per me è un gran bel ricordo,
RispondiEliminagrazie, Daniela