CANDIDATO A SORPRESA
RECENSIONE
Dopo aver
visto in tv la sfida Obama-Romney… comprendiamo quanto questo film amaro e
irridente dica di vero a proposito della politica che sia italiana o americana
o, che so ?? francese…
Per il
copione si è detto che ricorda il mitico Frank Capra , ma solo se togliamo via
la comicità di grana grossa, i doppi sensi e la volgarità… più che altro sembra
a volte di guardare uno spezzone beccato su youtube….
“Candidato a sorpresa”, comunque, è veramente una sorpresa piacevole in quanto presenta una realtà che tutti conosciamo, ma
che spesso accantoniamo…e lo fa bene, con una ironia crudele che provoca il
sorriso e la risata.
Si esce e si dice …”ci siamo divertiti”, poi
scopriamo che ci sono state sbattute in faccia molte nostre verità, come solo
in certe commedie americane si sa fare.
La trama ………Cam Brady ( Will Ferrer ) è il candidato al Congresso, pluririeletto corrotto
e donnaiolo di un piccolo distretto del North Carolina, che non lascia passare
una donna senza provare il desiderio di portarla a letto. E’ sostenuto dalla laccata e
biondissima moglie tutta in tiro, con tubini rossi o neri,che accetta ogni
tradimento pur di arrivare con il marito alla vicepresidenza.
Ma Cam,
una sera, credendo di telefonare alla
sua amante del momento, lascia in segreteria un messaggio che definire
pornografico è poco. Solo che, essendo quello che è, ha sbagliato numero e la
registrazione arriva a una famiglia osservante e religiosissima. Lo scandalo
dilaga su tutti i mass-media e Cam viene abbandonato dai suoi sostenitori più
potenti, i fratelli Motch (Dan Aykroyd e John Lithgow) i quali hanno in
progetto di trasportare nella zona tutte le loro imprese cinesi, con annessi
operai sottopagati e sfruttati all’osso.
Occorre, però, che si candidi un nuovo uomo di
paglia e viene scelto Marty Huggins, ( un ottimo Zach Galifianakis) il più ingenuo
e incapace uomo che si possa immaginare, dotato di una moglie grassa e
affettuosa, di due figlioloni e di due cani carlini. Per trasformare Marty in
un candidato accettabile arriva il demoniaco
Tim Wattley ( ricordiamo l’avvocato irlandese della serie tv Practice…Dylan
McDermott???? Sempre bello, c’è poco da dire) il quale trasforma tutti,
segregando perfino i due cani carlini ( sono cinesi !!!!! dunque comunisti).
E qui comincia
il bello, perché il regista, l’abile Jay Roach, crea situazioni veloci e divertenti tra le altre imperdibili la scena del pugno al lattante o quella della
confessione a cena, in casa Huggins.
La lotta è al calor bianco anche perché Marthy è
sì un bietolone, malvestito e privo di istruzione, però ha nel suo cuore due valori,
la famiglia e la comunità, e da questi due non si schioda.
La ricerca della distruzione dell’avversario è
spietata, anche disonesta e l’elettorato si esprime sempre appoggiando chi la
combina più grossa. E Cam perde punti…
La conclusione ..no, non la raccontiamo: il film è divertente , satirico e crudele…e,
ripetiamo ,con qualche volgarità di
troppo, a volte del tutto superflua.
I personaggi
più scialbi sono certamente le mogli dei due candidati: una opportunista
e ipocrita, l’altra talmente ingenua da sembrare a volte del tutto incapace
..ma insomma forse anche questo fa parte del copione della buona moglie di un
politico…
E non
dimentichiamo la pessima immagine
offerta dall’elettorato
ipnotizzato che è convinto più dallo spot che dal programma dei candidati.
Allora, alla prossima recensione , grazie per lo
spazio offerto da questo blog e arrivederci
a presto Paola
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