Mi sono subito offerta di ricamarla e così la passione è tornata bruciante quasi come in passato.
Le cifre sono state il soggetto che ho sempre amato maggiormente ricamare e il vantaggio non secondario, è che il prodotto finito può essere regalato in giro evitando quindi l'intasamento di cassetti e pareti in casa propria. Chi riceve il dono, può buttalo nei suoi, di cassetti...
Graficamente belle, cifre e monogrammi si prestano per siglare una gran quantità di oggetti.
Leggo qui: https://www.didatticarte.it/Blog/?p=1463 la storia del monogramma.
Pare che il monogramma abbia origini antiche; le prime apparizioni le ha fatte sulle monete greche del V sec. a.C. ad indicare il nome della città di appartenenza.
Con l’avvento del Cristianesimo si diffuse rapidamente il monogramma di Cristo formato dalla sovrapposizione delle due prime lettere (Χ = chi e ρ=rho) della voce greca Χριστός (cioè l’unto).
A volte accompagnato dai segni α (alfa) e ω (omega) ad indicare l’inizio e la fine di ogni cosa, il monogramma era nato per poter scrivere “in codice” il nome di Cristo durante le persecuzioni dei cristiani.
Successivamente fu adottato ufficialmente da Costantino, primo imperatore convertitosi al Cristianesimo, famoso per aver promulgato nel 313 l’Editto di Milano con il quale concedeva libertà di culto ai cittadini dell’impero.
Durante l’alto Medioevo i monogrammi compaiono spesso sui pulvini bizantini riportando il nome di colui che ha fatto erigere la chiesa (quello di Giustiniano è il primo a destra).
Ma il monogramma più famoso del Medioevo è senz’altro quello di Carlo Magno. Sintesi grafica del nome Karolus, il simbolo del grande imperatore si basa in modo evidente sulla croce (e non poteva essere altrimenti per il fondatore del Sacro Romano Impero).
Questo segno molto elegante ed equilibrato sarebbe stato usato dall’imperatore perché in realtà non sapeva scrivere (almeno così ci rivela Eginardo). Insomma, come un qualsiasi analfabeta si firmava con una croce!
Nella città tedesca di Aachen (l’antica Aquisgrana) si può trovare il monogramma di Carlo Magno applicato a delle placchette rotonde in ottone inserite nella pavimentazione delle aree pedonali che circondano l’antica Cappella palatina, oggi divenuta cattedrale.
Contemporaneamente alcuni artisti iniziavano a firmare le loro opere con un monogramma.
Uno dei più conosciuti è sicuramente quello del tedesco Albrecht Dürer (1471-1528), noto soprattutto per le sue splendide incisioni riconoscibili per la presenza di una A molto squadrata che contiene al suo interno una lettera D.
Nei secoli seguenti molti artisti cominciarono a firmare le proprie opere con il monogramma…
Come per l’ex-libris, anche il monogramma nasconde una personalità forte, che si impone sulle cose e che vuole fare di se stessa un marchio vivente.
Non a caso ai nostri giorni ci sono molte persone che si fanno ricamare sulle camicie le iniziali (a volte sotto forma di monogramma).
Molti marchi del mondo della moda sono, appunto, dei monogrammi.
Questa scelta permette non solo di avere un logo semplice e riconoscibile, ma di far sì che, grazie alle iniziali, l’osservatore sappia abbinare immediatamente il monogramma all’azienda corrispondente.
In passato qualcosa avevo già ricamato
Per ora non mi sono ancora cimentata nel ricamo dei monogrammi, sto ancora lavorando alle iniziali delle mie amiche, ma dopo di queste...perchè no?, ci voglio provare.
Nessun commento:
Posta un commento